Assopetroli, associazione che rappresenta le imprese attive nel settore dei prodotti e servizi energetici, considera strumentale la polemica sul caro carburante lungo le autostrade e vuole perciò "riportare il dibattito sul piano di chiarezza e verità", come dichiarato in una nota che focalizza l'attenzione su quattro punti, alla luce dei quali secondo l'associazione "non emerge alcuna dinamica speculativa":
"Prezzi liberalizzati da oltre un decennio. In Italia, i prezzi dei carburanti sono totalmente liberalizzati da oltre dieci anni. Ogni impianto applica liberamente le proprie condizioni di mercato, stabilite in base a concorrenza, costi operativi e servizi offerti. Non esistono prezzi imposti o calmierati, né alcuna istituzione pubblica può intervenire per fissarli o limitarli.
Il self service conviene davvero. La modalità “servito” è una scelta, non un obbligo. Chi vuole evitare il sovrapprezzo legato alla presenza dell’operatore può scegliere il self service, che resta significativamente più economico. I dati parlano chiaro: si registrano differenze anche di 20-25 centesimi al litro.
Prezzi trasparenti e facilmente consultabili. Tutti i cittadini possono confrontare in tempo reale i prezzi praticati in ogni zona d’Italia grazie al portale pubblico carburanti.mise.gov.it: uno strumento gratuito, trasparente e accessibile per individuare i distributori più convenienti, anche in autostrada.
Nessuna speculazione, parlano i dati. I dati aggiornati a questa mattina mostrano che il prezzo medio della benzina in modalità self service è pari a 1,748 €/litro, in aumento del 3% dall’inizio del mese. Nello stesso periodo, il riferimento della benzina sui mercati del Mediterraneo è salito dell’11%. Inoltre, il prezzo medio del gasolio è oggi di 1,670 €/litro, con un incremento del 4%, a fronte di un aumento del 25% dell’indice di riferimento sui mercati".
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