A seguito del rincaro del prezzo della benzina, il Garante per la sorveglianza dei prezzi, i cui poteri sono rafforzati grazie al dl Trasparenza, ha convocato per mercoledì la Commissione allerta rapida, organo istituito per monitorare la dinamica dei prezzi dei beni di lago consumo. Dopo la decisione degli Usa di sostenere Israele e il bombardamento ai siti iraniani, infatti, i prezzi del Brent e del Wti sono schizzati, raggiungendo i massimi livelli da gennaio e comportando un veloce impatto sui carburanti.
Secondo l'Unione nazionale consumatori, in 7 giorni un pieno viene 2 Euro in più e, come rilevato dal Codacons (associazione a tutela dei consumatori), in autostrada la benzina in modalità servito ha raggiunto i 2,3 Euro al litro e al self si avvicina ai 2 Euro al litro. In merito a questo rincaro, però, secondo uno studio del Centro di formazione e ricerca sui consumi e Assoutenti (associazione per la tutela dei diritti dei consumatori) la guerra in Iran in realtà c'entra poco e viene utilizzata come pretesto per fenomeni speculativi.