Il 2025 si profila come il terzo anno record per il comparto crociere in Italia: secondo le stime Clia, i porti nazionali dovrebbero gestire circa 15 milioni di passeggeri e oltre 5400 accosti nave, confermando il primato europeo del Bel Paese per traffico crocieristico. La stagione estiva sta già rispecchiando questi numeri, con segnali di forte espansione della domanda. Nel primo semestre i principali scali italiani hanno movimentato circa 5,8 milioni di passeggeri, +6% rispetto al medesimo periodo del 2024, e registrato all’incirca 2000 scali effettivi.
Notevole l’impulso dei porti siciliani, che hanno superato gli 800.000 passeggeri e oltre 400 accosti, a conferma del loro ruolo crescente nelle rotte mediterranee. Civitavecchia mantiene la leadership, intercettando quasi un quarto del flusso crocieristico nazionale grazie alla connessione con l’area metropolitana romana: l’Autorità di sistema portuale prevede per il 2025 un nuovo massimo di 3,54 milioni di passeggeri. Lo scalo ospita i principali operatori di linea (Costa, Msc, Royal Caribbean, Norwegian, Princess, AidaI) oltre a navi di nicchia e luxury, rendendolo un hub strategico per il transhipment passeggeri e l’offerta shore excursion. I dati ufficiali aggiornati saranno presentati il 24 ottobre a Catania durante la XII edizione di Italian Cruise Day, forum organizzato da risposte Turismo. Le proiezioni di fine anno parlano di un incremento complessivo superiore al 7% rispetto al 2024, con porti in forte crescita come Napoli (+21%) e Genova (+11%). Parallelamente, cresce la domanda interna: gli italiani in crociera sono passati da 900.000 nel 2019 a 1,15 milioni nel 2024; l’età media dei crocieristi si è abbassata a 42 anni, segnalando un ricambio generazionale e un ampliamento del mercato verso target più giovani.