Vengono sfruttati come strumenti ideali per la pulizia delle acque grazie alla loro naturale capacità di trattenere le sostanze oleose.Questa soluzione originale parte dalla considerazione che i capelli sono per loro naturaLipofili e possiedono una grande capacità di trattenere grassi e oli tra cui anche gli idrocarburi perché, a contatto con i liquidi, le cuticole si aprono e intrappolano le sostanze grasse.Un solo grammo di essi può assorbire sino a cinque grammi di olio, mentre un chilo capelli può raccogliere sino a otto litri di carburante. Essi trovano impiego per esempio per lo sviluppo, in collaborazione con aziende del settore, di pannelli isolanti ecologici per l’edilizia oppure per vagliare prodotti per la cosmetica sostenibile a base di cheratina.Nel porto di Marsiglia come riporta il sito nosalpes.eu tali dispositivi sono a oggi installati attorno alle stazioni di rifornimento come quella di Nouvelle Aire e della Pointe Rouge. Il Vieux-Port è stato il primo a testare questo sistema innovativo di micro-depurazione, con una linea immersa di 30 metri i cui segmenti da un metro possono assorbire sino a cinque litri di idrocarburi.Il progetto si deve all’associazione Coiffeurs Justes, nata nel 2015 dalle idee di Thierry Gras. Ogni anno essa raccoglie centinaia di tonnellate di capelli, che, ancorché finire in discarica, vengono consegnate a centri di inserimento lavorativo dove sono trasformate in tubi in cotone riempiti di capelli utilizzati come filtri galleggianti.
Le Barriere di capelli per assorbire gli idrocarburi fanno effetto a Marsiglia
Al Porto di Marsiglia il nuovo sistema che serve da barriera per gli idrocarburi e gli inquinanti basato sui capelli umani sta dando i suoi risultati.
Marsiglia, Francia
Mobilita.news
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