Rilanciare il turismo recuperando la memoria storica e promuovendo la bellezza dei paesaggi italiani: è questo il progetto congiunto del ministero del Turismo e di Fondazione Fs italiane che, su impulso dell’Associazione "Trenino Bianco", si stanno impegnando per riaprire il tratto ferroviario Rimini-San Marino. L’emblema di questo percorso è stato appunto il caratteristico trenino bianco ed azzurro che lo attraversava, insieme ai panorami che scorrevano dai finestrini: distese verdi popolate solo da alberi, ponti e gallerie che sembrano risvegliarsi oggi dopo un sonno di quasi cento anni, borghi sperduti che conservano una bellezza antica, incorrotta dal tempo presente.
Nei giorni precedenti il ministero del Turismo, partner istituzionale di Fondazione Fs Italiane, ha emanato un provvedimento con cui ha definito il finanziamento di uno studio di fattibilità e la progettazione della riapertura del percorso ferroviario. Il progetto aleggia nell’aria già da un po’ ed ormai potrebbe essere solo questione di tempo prima che la tratta sia di nuovo interamente percorribile. La linea ferroviaria, lunga 32 km, è stata chiusa nel 1944,in seguito ai danni riportati durante il bombardamento di San Marino del 26 giugno. Già nel 2012 il governo del microstato ha riaperto un tratto di 800 metri.
Il patrimonio paesaggistico su cui si sta intervenendo è di un così alto valore che sia il ministero, sia Fs, sia San Marino pregustano l’impatto positivo in termini turistici che questo progetto potrà avere: un naturale attrattore di persone, anche straniere, appassionate di natura, di storia e di tradizioni. Basti pensare che il percorso mette in comunicazione due centri Patrimonio dell’umanità Unesco, ossia Borgo Maggiore e San Marino Città.