Il pilota e-CMR appena concluso conferma un cambiamento irreversibile: la dematerializzazione dei documenti di trasporto e l’interoperabilità tra gli attori della filiera non sono più un’opzione, ma una strategia imprescindibile a livello europeo. Lo affermano Roberto Vidoni (ceo di Autamarocchi) ed Antonio Suraci (Program Manager Innovazione, Autamarocchi), che sollecitano un’accelerazione normativa da parte del legislatore ed un rapido adeguamento degli enti regolatori nazionali.
Autamarocchi, realtà di riferimento nel trasporto intermodale e nei servizi per container marittimi, ha evidenziato i vantaggi concreti emersi dal test: contenimento dei costi operativi, ottimizzazione dei workflow ed una compliance regolatoria più snella grazie alla gestione digitale dei documenti.
Marco Manfredini, coo di Gruber Logistics, sottolinea che la sperimentazione rappresenta un passo tangibile verso la digitalizzazione completa del trasporto-merci. L’integrazione di sistemi interoperabili — il Tms proprietario, la piattaforma Keystone, soluzioni eFTI e tool per la gestione elettronica dei documenti — ha permesso di azzerare la carta, accrescere la trasparenza delle operazioni e rendere più efficaci le attività di controllo. Più che eliminare moduli cartacei, il progetto ha dimostrato la possibilità di eliminare la ridondanza nell’immissione dati, riducendo errori e tempi morti. È un caso operativo che dimostra come la cooperazione fra industria, centri di ricerca ed istituzioni possa velocizzare l’adozione di standard digitali e generare valore per l’intero ecosistema logistico europeo.