La Regione Veneto e la Rete ferroviaria italiana (Rfi) hanno firmato nelle scorse ore un protocollo d'intesa per la creazione di un gruppo di lavoro che studi un piano per il collegamento intermodale tra l'aeroporto "Valerio Catullo" di Verona-Villafranca, la stazione ferroviaria centrale di Verona e le località della costa orientale veneta del Lago di Garda. L'obiettivo è quello di valutare diverse ipotesi progettuali incentrate sul modello di mobilità sostenibile e intermodale.
"L'avvio di questa collaborazione con Regione Veneto rientra appieno nelle strategie di Rfi e del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, entrambe fortemente impegnate nel promuovere una mobilità sempre più accessibile e intermodale per rispondere alla crescente domanda di persone e beni. La creazione di un modello integrato non può prescindere da un sinergico confronto con tutti i soggetti coinvolti", ha affermato l'amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, Vera Fiorani.
"Ci concentreremo sulla realizzazione del collegamento ferroviario lago-aeroporto e lago-stazione di Porta Nuova, una tratta che possa comprendere anche sistemi leggeri. L'obiettivo è integrare rotaia, gomma e acqua con i percorsi ciclabili, il tutto nel rispetto dell'ambiente. Verona sarà sede olimpica, tutta la provincia veronese vedrà milioni di visitatori e di turisti nei prossimi anni: coniugare collegamenti sostenibili con turismo e attività imprenditoriali è la nostra mission", ha spiegato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.