"Promettenti". Sono considerate in questo modo le prospettive di business per il segmento delle assicurazioni aviation. Lo sostiene il nuovo report di Swiss Re Institute secondo cui la crescita annua del volume dei premi stimata è intorno al 4%-5% fino al 2030.
Non solo: secondo SwissRe gli investimenti in aerei più ecologici e più sicuri "sono il frutto dell’attività delle compagnie aeree che hanno sfruttato la lunga pausa del traffico durante la pandemia per rinnovare le flotte di aerei passeggeri". Ciò ha creato ulteriori opportunità sul breve periodo per gli assicuratori.
Un altro punto a favore degli assicuratori è il trend storico di ininterrotto calo di incidenti aerei, che molto probabilmente continuerà, riducendo ulteriormente la frequenza dei sinistri. Inevitabilmente, sottolinea il report, i costi dei sinistri hanno avuto una diversa evoluzione, poiché gli aerei sono diventati macchine sempre più complesse e tecnologicamente avanzate
La compagnia di assicurazioni mette in risalto anche le criticità, com'è ovvio in questo momento: la spinta globale alla decarbonizzazione e la tendenza dei viaggiatori a ricercare alternative al volo, sono fattori che, sostiene SwissRe, "alla lunga avranno il loro peso sullo stato di salute dell’industria aeronautica già pesantemente colpita dai cieli chiusi durante la pandemia e ora dalla guerra in Ucraina".
Eppure, secondo l'analisi, "l’esito della guerra in Ucraina è ancora incerto ma non andrà ad annullare le prospettive di crescita dell’assicurazione aviation sul lungo periodo". Questo perché il traffico aereo è al centro di un forte rimbalzo: secondo il report, combinando il traffico merci e passeggeri, si prevede che la flotta di aeromobili commerciali aumenterà dai circa 25.000 aerei del 2019 a quasi 50.000 nel 2040: più aeroplani che volano significano maggiori opportunità per gli assicuratori.
A questo proposito, l'incremento annuo dei premi lordi nominali sottoscritti a livello globale, mediamente dal 4% al 5% fino al 2030 paria un +0,7%-1,7% in termini reali. La stima, sostiene il report, si basa "sulle previsioni di crescita economica e sui previsti incrementi del traffico di passeggeri e delle dimensioni della flotta aerea".