Sarà una stagione invernale "difficile" dal punto di vista energetico. Un nuovo allarme è stato lanciato in questi giorni dal presidente dell'Autorità di di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), Stefano Besseghini, che chiede l'avvio di una campagna informativa istituzionale per dare una stabilità politica al Paese. Intanto oggi il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi è in missione in Algeria, nostro primo fornitore di gas, per consolidare la cooperazione tra i due Paesi.
"È importante che da subito ci si dedichi alla elaborazione di piani dettagliati con cui affrontare eventuali situazioni di crisi delle fornitura di gas. Questa è una fase delicata; in autunno i prezzi di luce e gas saranno significativamente alti e dobbiamo cominciare a lavorarci adesso". Servono "consumi controllati" e piani di azione per affrontare "eventuali situazioni di crisi nella fornitura", sostiene Besseghini. "Prima delle elezioni -ha aggiunto- si possono cominciare a costruire alcuni interventi che diano certezza. Molto è stato fatto per mettere in sicurezza l'autunno, gli stoccaggi stanno migliorando e consolidandosi". Contro le forti oscillazioni del costo dell'energia per i clienti, il mercato europeo "deve prevedere interventi straordinari con un forte coordinamento delle decisioni".
Uno di questi interventi è l'accordo che il premier Draghi firmerà oggi in Algeria, che si è detta disponibile ad aumentare fino a 9 miliardi di metri cubi all'anno le forniture all'Italia, di cui 4 miliardi fin da subito. Una necessità sempre più impellente. Infatti, la relazione di Arera ha rilevato come nel 2021 siano cresciute fino al 45,3% le importazioni di gas dalla Russia in Europa: su 155 miliardi di metri cubi arrivati da Mosca, 39 miliardi sono giunti in Italia. Da qui l'allarme di Besseghini per le politiche energetica del nostro Governo.