Al via in Italia una partnership pubblico-privata per lo sviluppo di batterie per la mobilità elettrica. L'obiettivo primario è quello di identificare le fonti di approvvigionamento di materie prime e analizzare le possibilità di recupero di materiali chiave da fonti secondarie riciclate, come le batterie esauste.
A dare vita a questa realtà è l'azienda Italvolt e il laboratorio interdipartimentale Circular Factory for the Electrified Vehicles of the Future (Circ-eV) del Politecnico di Milano. L'obiettivo della partnership è quello di ottimizzare la produzione e aumentare la resilienza delle batterie agli ioni di litio, riducendo al minimo gli scarti nel ciclo di vita del progetto.
"Questo modello di business per lo sviluppo delle batterie contribuirà all'industrializzazione green della regione e alla creazione di nuovi posti di lavoro altamente qualificati per la comunità locale", sostiene il fondatore dell'azienda Lars Carlstrom. Gli fa eco il direttore del dipartimento di Meccanica, Marco Bocciolone: "Siamo orgogliosi di questa partnership con Italvolt su un tema così strategico specialmente nell'attuale contesto geopolitico mondiale".
In particolare, il Politecnico si occuperà di mappare le catene di approvvigionamento per aiutare Italvolt a reperire materie prime da fonti primarie per realizzare la sua gigafactory a Scarmagno, in Piemonte. Si stima che lo stabilimento avrà una capacità produttiva a regime pari a 45 Gigawattora. Inoltre, l'Università valuterà la qualità dei materiali provenienti dai fornitori primari per garantire la realizzazione di batterie agli ioni di litio di massima qualità e sostenibilità.