La casa automobilistica statunitense Tesla sta richiamando quasi 1,1 milioni di auto elettriche a causa di un presunto malfunzionamento sui finestrini. Nello specifico, il costruttore di Austin teme che il sistema di inversione automatica su quattro modelli di portiere potrebbe non funzionare correttamente.
Si tratta, va detto, di una mossa che il costruttore americano ha preso per precauzione. Infatti, la società ha affermato che non è a conoscenza, almeno al momento, di lesioni o incidenti causate ai passeggeri. Tuttavia, secondo i dati della National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), nel solo 2022 Tesla ha intrapreso 14 richiami che hanno interessato oltre 3,5 milioni di veicoli.
L'ultimo richiamo potrebbe influire negativamente sui mercati, attirando l'attenzione degli investitori dediti ai fondi Esg (Environmental, Social and Governance). Si tratta di una categoria di investitori finanziariamente importante per l'industria automobilistica, poiché scommettono in base a criteri di sostenibilità aziendale (ambientale, sociale e di governance). Perciò potrebbero guardare Tesla con occhio diverso, in termini di qualità e sicurezza dei prodotti.
La situazione allarma. In quanto, secondo i dati del Dow Jones Sustainability Scores, sotto il profilo delle politiche di qualità e sicurezza dei prodotti, Tesla è al penultimo posto su 48 case automobilistiche nel mondo. E ciò, nonostante i richiami dell'industria siano siano molto inferiori a quelli dei competitor come Ford (7,5 milioni di veicoli nel 2022).