Antonio Apa coordinatore Uilm Liguria, in merito alla situazione di Ansaldo Energia, rende noto in un comunicato-stampa che: "C’è una tempistica per la presentazione del piano industriale in quanto lo stesso va presentato agli azionisti, Cassa depositi e prestiti (Cdp), nel quale emerge la strategia dell'azienda e permette all'azionista di ricapitalizzarla. Il piano verrà presentato ai creditori, in primis alle banche, di come verrà ripagato il debito e successivamente presentato ai lavoratori, alle istituzioni, ai fornitori, ai sindacati, questo è il percorso da seguire per il rilancio. Soprattutto, il piano, mostra ai clienti la strategia dell'azienda ed è la base per la fiducia, a mio giudizio un percorso troppo lungo.
Comunque leggo da indiscrezioni di stampa che Cdp vorrà ricapitalizzare la società. Questa è una notizia che accogliamo con positività, ma allo stesso tempo vediamo i vincoli.
In primis Cdp ha deciso di convertire in capitale parte del debito. Questa è più una necessità imposta dalle banche che chiedono all'azionista di fare il primo passo e di mostrare fiducia nella società. Ovviamente la conversione non permette alla società di rilanciarsi perché servono riscorse fresche e non a caso Cdp ha detto che è pronta a prestare alla società fino a un miliardo di Euro (risorse insufficienti rispetto ai problemi strutturali di Ansaldo) a fronte di un nuovo piano che verrà presentato entro il 10 novembre. Tale piano, poi, verrà asseverato, analizzato dalle banche creditrici che dovranno fare anche la loro parte.
Siamo al 19 ottobre. Esiste già una bozza di piano? Anche perché non credo si debba aspettare fino al 10 novembre. La vera questione che pongo è: chi porterà avanti questo piano? Cdp crede in questo management? Sarà questo management a realizzare il piano che sta predisponendo o verrà chiamato, come mi auguro, un nuovo management. Allora deve essere il nuovo management a scrivere il piano e a metterci la faccia. Il tempo stringe per la società che non si capisce dove voglia andare, per i lavoratori, per il territorio, per il Paese. Questo lo sanno e lo dicono tutti, ma il tempo stringe soprattutto per i clienti.
Mi chiedo e chiedo a Cdp ma i clienti rimangono ad aspettare i balletti della politica italiana o gli ordini sul mercato verranno presi da Ge e da Siemens alla faccia di Ansaldo Energia Mentre si aspetta e si capisce se il piano abbia senso, se il management sia questo i clienti vanno altrove Cdp deve cambiare il management, ricapitalizzare la società e solo così Ansaldo Energia può dire al mercato e ai clienti che ha la fiducia del Paese
Altrimenti ci perderà il Paese, i lavoratori ed il territorio".