La privatizzazione del vettore aereo italiano ITA Airways procede a rilento dopo che il Governo guidato dal neo-presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha interrotto la trattativa in esclusiva con il fondo di investimento statunitense Certares (insieme ad Air France e Delta Air Lines), iniziata il 31 agosto 2022 sotto la guida dell'Esecutivo dell'ex-Mario Draghi.
Il buon esito della privatizzazione dell'aviolinea è atteso quantomeno nel 2023. Secondo alcuni esperti del settore c'è il rischio che l'aviolinea venga svenduta per evitare che bruci ulteriore denaro, dopo l'aiuto pari a 400 milioni di Euro appena approvato dall'Esecutivo italiano. Nel 2023 l'Italia dovrà mettere sul piatto altri 250 milioni di Euro. A quel punto il Paese avrà esaurito il tesoretto a disposizione e dovrà vendere ITA Airways con urgenza.
Si aprono così i nodi del contendere con i due pretendenti. La prima cordata interessata, l'italo-tedesca Msc-Lufthansa, vuole l'80% del capitale della compagnia, ma questa volontà di comando contrasta con le convinzioni di Fratelli d'Italia, speranzosa di convincere l'aviolinea a una coabitazione con il socio pubblico. Dal canto suo Certares attende e non pare disposta a partecipare ad un'asta al rilancio per ITA Airways.