Nasce a Lispia, in Germania, quella che può essere considerata una vera e propria alleanza delle regioni europee per affrontare e ridiscutere, con una strategia comune, la decisione della Commissione europea riguardante lo "stop commerciale" dal 2035 di auto a benzina e diesel.
Oltre alla Lombardia, a Lipsia con l'assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, i rappresentanti di Sassonia, Baden-Württemberg, Baviera, Sassonia-Anhalt e Saarland (Germania); di Valencia, Navarra, Andalusia e Castiglia e León (Spagna); di Trnava e Kosice (Slovacchia); di Grand Est, Borgogna-Francia-Coté (Francia) e sempre per l'Italia di Piemonte, Abruzzo, Basilicata e Molise.
Un tema che Lombardia segue da tempo, anche con azioni concrete. Infatti, già lo scorso 29 marzo, grazie all'istituzione di un "tavolo" riunitosi a Palazzo Lombardia, era stato definito un manifesto per la giusta e razionale transizione di questo settore. Un documento inviato al Governo nazionale, alla Conferenza delle Regioni e presentato alla Commissione europea. Obiettivo, accompagnare con gradualità la transizione del settore automobilistico evitando bruschi crolli. Una filiera che in Lombardia conta oltre 1000 aziende, 50 mila occupati e 20 miliardi di fatturato.
Coinvolti nei lavori svolti in Germania anche i rappresentanti di Cluster Lombardo Mobilità, Cluster Aerospazio Lombardia, Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), Confindustria Energia, Eni, Unem (Unione energie per la mobilità), Assopetroli, Federchimica-Assogasliquidi, Federmetano ed Assogasmetano.
La prima riunione di Lipsia, ha permesso di concordare anche una strategia per l'attuazione del decalogo adottato dal CdR nella sessione plenaria di giugno. L'assessore Guidesi è stato nominato vicepresidente dell'alleanza con delega alle Competenze ed alla forza-lavoro.