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Stati generali logistica. Alleanza tra Lombardia, Liguria e Piemonte

Presenti i tre assessori regionali e viceministro Mit in videocollegamento

Lombardia, Liguria e Piemonte, con riguardo al sistema dei trasporti ed in particolare al trasporto-merci ed all’intermodalità, rappresentano l’area di Italia con il più alto livello di offerta infrastrutturale, con circa 1/4 della rete ferroviaria nazionale (4145 km su 16.832km)

Lombardia, Liguria e Piemonte rinsaldano l’alleanza strategica sui temi infrastrutturali in chiave nazionale ed europea. Lo fanno attraverso gli Stati generali della Logistica del Nord-Ovest che si sono conclusi oggi a Milano. Al vertice, insieme ad imprese ed operatori del settore, erano presenti gli assessori alla partita delle tre regioni (Claudia Maria Terzi per la Lombardia – Alessio Piana per la Liguria – Enrico Bussalino per il Piemonte), oltre al viceministro Edoardo Rixi in videocollegamento.

“L’unione fa la forza –ha evidenziato l’assessore lombardo Terzi– rispetto all’esigenza di portare istanze comuni sui tavoli nazionali ed europei, considerando che le grandi reti di trasporto ed i temi della logistica travalicano i confini amministrativi e necessitano di azioni di respiro sovraregionale e sovranazionale. La cabina di regia tra le tre regioni ci permette di avere una voce unica e di essere protagonisti anche in Europa, attraverso la partecipazione ai gruppi di lavoro internazionali collegati ai corridoi europei”.

 Al centro degli Stati generali il tema del potenziamento delle infrastrutture: “In Lombardia –ha proseguito– si sono sbloccate molte opere fondamentali che vedranno la luce da qui ai prossimi anni, sia in tema ferroviario sia rispetto alla navigabilità del Po o al miglioramento degli interporti e in generale dell’intermodalità. La logistica è decisiva per tutta l’economia e se vogliamo far muovere le merci in maniera efficiente e sostenibile occorre mettere a disposizione connessioni adeguate”.

Il viceministro ha ribadito l’importanza dell’appuntamento milanese sottolineando che “il Nord-Ovest è il territorio che più beneficerà degli investimenti del Pnrr dal punto di vista delle opere ferroviarie, in virtù anche della centralità di questo quadrante per lo sviluppo economico europeo. Lavoriamo per completare opere, come il Terzo valico dei Giovi, utili a superare i cosiddetti ‘colli di bottiglia’ e per il rilancio dell’intermodalità”.

“La Liguria ha, per tradizione, –ha sottolineato l’assessore Piana– una naturale vocazione all’economia portuale ed alla connessa logistica. Con Regione Lombardia stiamo proseguendo la progettazione del collegamento Genova-Milano sulla stazione di Forlanini. Senza dimenticare le Zone logistiche semplificate, il cui iter, dopo anni di attesa, sembra essere oramai prossimo alla conclusione. Un’opportunità di attrazione di investimenti ed occupazione, non solo per la Liguria, ma anche per il Piemonte e la Lombardia che sono nostri naturali retroporti”.

“Come Piemonte –ha affermato l’assessore Bussalino – stiamo puntando alla creazione di un sistema retroportuale sul nostro territorio ad integrazione del sistema portuale e retroporto di Genova e dei porti Liguri. Le politiche attivate in questi anni dalla Regione Piemonte, in raccordo con le Regioni partner Lombardia e Liguria, per lo sviluppo di una filiera della logistica e alla realizzazione di grandi infrastrutture, contribuiscono a definire il ruolo centrale del Nord-Ovest del nostro Paese nella movimentazione logistica delle merci all’interno del Corridoio Mediterraneo e di quello Reno-Alpi”.

Lombardia, Liguria e Piemonte, con riguardo al sistema dei trasporti ed in particolare al trasporto-merci e all’intermodalità, rappresentano l’area di Italia con il più alto livello di offerta infrastrutturale, con circa 1/4 della rete ferroviaria nazionale (4145 km su 16.832 km).

Alcuni dati che riguardano la Lombardia.

Quattro aeroporti lombardi gestiscono il 67% ed il 26% dei traffici nazionali rispettivamente delle merci e dei passeggeri: Milano-Malpensa (1° in Italia per trasporto-cargo nel 2023 e 2° per trasporto-passeggeri), Bergamo-Orio al Serio (3° per trasporto-passeggeri e 6° per trasporto-cargo), Milano-Linate (8° per trasporto-passeggeri), Brescia-Montichiari (5° per trasporto-cargo, ma 1° per i prodotti postali).

La Lombardia è dotata di un sistema di terminal intermodali inseriti nel network europeo delle reti TEN-T: Milano Smistamento (quasi 12 mila treni/anno) inserito nel Core Network ed Interporto di Mortara (unica infrastruttura in Lombardia a disporre contemporaneamente di un terminal intermodale e di un centro logistico, 1450 treni/anno), Busto Arsizio-Gallarate (2200 treni/anno), Brescia (circa 7000 treni/anno) e Mantova Valdaro (550 treni/anno), inseriti nel Comprehensive Network. Con la modifica dell’attuale rete TEN-T è stata inserita nella rete Core anche il terminale ferroviario stradale di Milano-Segrate e sono stati inseriti nella rete Comprehensive i terminal Busto Arsizio-Sacconago insieme a Gallarate già previsto, Cremona (Polo logistico base e Piadena), oltre al programmato Bergamo Cortenuova. A questi si aggiungono Cava Tigozzi (Cremona), Melzo (Milano), Arluno (Milano), Brescia e Piadena (Cremona).

Due porti interni nel network europeo: Cremona e Mantova fanno parte del sistema idroviario padano e sono inseriti nel Core Network europeo.

Con riferimento ai corridoi europei TEN-T che interessano il Nord-Ovest, tre dei novi corridoi attraversano la Lombardia e, con il nuovo Regolamento sulle reti TEN-T il Corridoio Reno-Alpi è stato unificato al Corridoio Mare del Nord-Mediterraneo determinando la creazione di un unico asse Nord-Sud che integra ulteriormente la rete, potenziando l’intermodalità e migliorando l’efficienza logistica. L’unione dei due corridoi porterà impatti positivi riguardanti l’incremento del commercio internazionale, lo sviluppo economico, la sostenibilità ambientale e l’integrazione europea, ma anche nuove sfide competitive da amministrare.

Con i finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), in Lombardia sono in corso alcuni interventi sulle principali direttrici ferroviarie che interessano il nuovo corridoio europeo Mar del Nord-Reno-Mediterraneo:

Il quadruplicamento della Milano-Rogoredo/Pavia consiste nella realizzazione di una nuova coppia di binari in affiancamento a quelli esistenti per un’estesa complessiva di circa 29 km. Con la prima fase del quadruplicamento saranno realizzati i primi 11 km da Milano-Rogoredo a Pieve Emanuele. Il quadruplicamento Milano-Pavia si inserisce nel più ampio progetto di velocizzazione della direttrice ferroviaria Milano-Genova. L’attivazione avverrà per fasi da dicembre 2026.

Completamento dell’accessibilità all’aeroporto di Milano-Malpensa: i lavori di realizzazione di circa cinque km di nuovo tracciato a doppio binario sono in corso e saranno conclusi a giugno 2025. L’accessibilità ferroviaria allo scalo sarà così completata e l’aeroporto MXP sarà in collegamento diretto, anche da Nord, con i valichi transfrontalieri del Sempione, del Luinese e del Gottardo.

Il potenziamento della Rho-Gallarate, che in prima fase consiste nel quadruplicamento della tratta da Rho a Parabiago per un’estensione di otto km circa. L’avvio del cantiere è atteso entro la fine del 2024.

Il raddoppio della Cremona-Mantova: non fa parte del corridoio ma con esso è strettamente connesso. Sono partiti i lavori per il raddoppio della prima fase, da Piadena a Mantova ovvero di circa 34 km. L’attivazione della linea avverrà per fasi da dicembre 2026.

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