Press
Agency

Fine del gas in Europa: l'Ue si prepare con rotte alternative

L'interruzione del transito attraverso l'Ucraina non interrompe l'approvvigionamento

l'europa interrompe il rifornimento del gas da parte della russia pensando a delle nuove tratte, al contempo è importnate pensare e lavorare delle mosse economiche non aggravino troppo

Il 1° gennaio 2025 l'Unione europea ha definitivamente interrotto il transito del gas russo attraverso l'Ucraina, mettendo fine a un accordo he durava dal 1991.

La Commissione europea ha dichiarato che l'Ue era pronta a fronteggiare questa situazione, avendo lavorato per oltre un anno con gli Stati membri per diversificare le fonti di approvvigionamento e rafforzare la sicurezza energetica. La fine del transito del gas russo non avrà impatti significativi sui volumi di gas complessivi, grazie a un sistema flessibile che prevede nuove rotte alternative, come quelle provenienti da Germania, Italia, Polonia, Grecia e Turchia. Nel 2023, l'Ue ha ricevuto solo 14,65 miliardi di metri cubi di gas russo, rispetto ai 40 miliardi precedenti la guerra in Ucraina. Nonostante il drastico calo delle forniture dalla Russia, alcuni paesi dell'Europa centrale, come Slovacchia e Austria, continuano a dipendere in parte dal gas russo. 

Le alternative proposte dalla Commissione europea includono l'incremento delle importazioni di gas naturale liquefatto (Gnl) tramite nuovi terminali in Germania e il gas norvegese. Inoltre l'Italia può contribuire con gas che arriva tramite il gasdotto Transmed dalla Tunisia, connettendo la rete dell'Europa meridionale. Le rotte transbalcaniche, che partono dalla Grecia, Turchia e Romania, riforniranno non solo i paesi dell'Europa centrale, ma anche l'Ucraina e la Moldavia.

Questa interruzione segna anche un punto di svolta strategico per la Russia, che perde un importante mercato europeo. La Moldavia, non appartenendo all'Ue, è una delle nazioni più vulnerabili all'improvvisa interruzione delle forniture, mentre la Slovacchia ha annunciato che i prezzi dell'energia potrebbero aumentare nel 2025 a causa dei costi delle rotte alternative. Tuttavia la diversificazione delle forniture, con il gas proveniente dal Qatar, dagli Stati Uniti e dai Paesi Bassi, sta mitigando l'impatto dell'assenza del gas russo. La Commissione Europea continua a lavorare su strategie di resilienza, come la promozione dell'efficienza energetica e il rafforzamento delle energie rinnovabili.

Suggerite

Gara per la funivia Trento–Monte Bondone: via alla progettazione

Tracciato su sponda sinistra, stazioni integrate nel paesaggio e hub intermodale ex-Sit

L’avvio della procedura di gara per la progettazione della prima tratta della funivia Trento–Monte Bondone è stato salutato con favore dal sindaco Franco Ianeselli, che ne sottolinea il rispetto dei temp... segue

La mobilità elettrica torna in classe: al via la seconda edizione progetto didattico di Ewiva

Per gli studenti delle scuole secondarie; 700 classi coinvolte nell'iniziativa in tutta Italia

Ewiva, l’azienda nata per accelerare la diffusione della mobilità elettrica in Italia attraverso la realizzazione della più grande rete di ricarica ultra-veloce del Paese, annuncia la seconda edizione di... segue

Auto 2026: carburante e Rc più cari, sanzioni congelate

Accise sul gasolio più alte e maggiorazione fiscale sulle polizze: impatto su 16,6 milioni di veicoli

Il 2026 porterà cambiamenti significativi per gli automobilisti italiani: alcuni attenuanti, altri onerosi. Lo segnala il Codacons, che ha stimato l'effetto delle misure sul bilancio delle famiglie. Dal... segue