Quest'anno il settore turistico ha fatto un po' di difficoltà, ma nonostante ciò grazie in particolare a chi arriva dall'estero l'estate si chiude in pareggio, con un bilancio finale del +0,2%. È comunque rilevante tenere in considerazione le tipologie di territori e le destinazioni da cui i turisti sono stati più o meno attratti.
Secondo i dati riportati da Assoturismo Confesercenti, tra giugno e agosto sono stati registrati in totale 215 milioni di pernottamenti, di cui 111 milioni relativi a stranieri: i pernottamenti da parte di persone provenienti dall'estero hanno visto una crescita del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma la domanda interna al contrario è diminuita del 2,5%. Quest'ultima flessione ha riguardato tutte le aree e le tipologie di prodotto, tranne le località montane e i laghi, rispettivamente con una crescita dell'1,7% e dello o,8%. Allo stesso tempo gli stranieri si sono concentrati in località di collina o campagna (+5,5%), montagne (+5,2%), località termali (+4,1%), laghi (+3,6%), ma meno nelle città d'arte (+0,3%). Nel complesso il balneare risulta in flessione dell'1,2%, come anche città e centri d'arte (-0,3%). Sempre considerando il totale dei visitatori, si registra una crescita per campagna/collina (+3,3%), laghi (+3,2%), montagna (+3%) e località termali (+2,7%), soprattutto grazie alla presenza degli stranieri.
In calo le regioni del Centro (-0,3%) e del Sud-Isole (-0,7%), mentre resiste il Nord Ovest (+1,6%) e il Nord Est (0,7%). Cambiano anche le zone da cui i turisti stranieri provengono maggiormente: in aumento i viaggiatori da Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Belgio, Svizzera e leggermente anche da Paesi Scandinavi, Regno Unito, Spagna, Ungheria, Brasile, Canada, Paesi Baltici, Cina e Paesi Arabi. In flessione invece Germania e Usa, con una diminuzione rispettivamente di 350 mila e 530 mila pernottamenti rispetto allo scorso anno.