Federconsumatori denuncia l’introduzione, da parte di Ryanair dal 12 novembre, di pratiche tariffarie che penalizzano i passeggeri meno digitalizzati. La compagnia non addebita alcun costo a chi effettua il check‑in tramite app o sito, ma impone un supplemento di 55 Euro per il check‑in in aeroporto ed applica tariffe anche per la ri-emissione della carta d’imbarco. Tale impostazione crea discriminazioni per chi non dispone di strumenti, connessione o competenze digitali, per chi ha problemi tecnici o perde il dispositivo: in molti casi il sovrapprezzo supera il prezzo del biglietto.
L'associazione ricorda i precedenti provvedimenti dell’Agcm (Antitrust) che avevano contestato la scarsa trasparenza sui costi al termine della finestra gratuita di check‑in, ed invita nuovamente le autorità a vigilare. La denuncia sottolinea come l’avanzata "Digital transformation" della compagnia dovrebbe tener conto del livello di alfabetizzazione digitale del Paese: secondo l’indice DESI solo il 46% degli italiani possiede competenze digitali adeguate. L’associazione sollecita la low-cost a rivedere le proprie politiche alla luce di principi di equità, trasparenza ed accessibilità, garantendo procedure rispettose delle esigenze dei viaggiatori più vulnerabili.
Federconsumatori si impegna a seguire l’evoluzione della vicenda e ad assistere i cittadini: le sedi locali offrono supporto per l’installazione e l’utilizzo dell’app al fine di evitare sovrapprezzi ingiustificati, in attesa di un ripensamento da parte della compagnia.