Bmw ha rivisto al ribasso la guidance per il 2025 soprattutto a causa dei volumi di consegne registrati in Cina che sono stati sotto le aspettative, al contrario della performance trimestrale sostenuta di Europa e Americhe. Pesa anche l'impatto dei dazi statunitensi, sui quali c'è sempre l'interesse della casa automobilistica per una negoziazione da parte dell'Unione europea con gli Stati Uniti al fine di azzerarli. Come conseguenza, il calo del 7% del titolo nella borsa di Francoforte oggi pomeriggio, scendendo ai minimi dal 22 settembre scorso con un -4% nei guadagni del 2025. Come effetto della diminuzione, soffrono anche i titoli di Daimler (-3%), Mercedes (-2,80%), Renault (-2,50%), Porsche (-1,80%), Volkswagen (-1,60%) e Stellantis (-0,50%).
La revisione al ribasso è avvenuta nonostante l'andamento complessivamente positivo delle vendite di Bmw con una crescita del numero di vetture consegnate ai clienti dell'8,8%. Il dato cumulato dei primi nove mesi dell'anno corrisponde a circa 1,8 milioni di unità vendute, con un ruolo importante di Mini e Rolls-Royce.