Uiltrasporti di Taranto lancia un appello per sbloccare le criticità legate al molo polisettoriale e per avviare senza ulteriori ritardi i percorsi di riqualificazione destinati ai lavoratori ex-TCT. Il sindacato segnala che sono disponibili circa 15 milioni di Euro per la formazione, ma la mancanza di direttive chiare da parte del Governo e dei ministeri impedisce l’attivazione dei corsi.
Secondo il segretario generale Carmelo Sasso, l’assenza di linee-guida sul decreto Mase relativo all’eolico off-shore impedisce di definire i profili professionali necessari e quindi di progettare i percorsi formativi. “I fondi ci sono -spiega- ma senza indicazioni tecniche e produttive non possiamo preparare personale coerente con le esigenze del mercato”.
A complicare il quadro, prosegue Uiltrasporti, sono le incertezze sulla logistica legata a Vestas, le trattative in corso fra ministero e Autorità di sistema portuale e la molteplicità di progetti concorrenti sul molo. Determinante, inoltre, il destino dell’ex-Ilva: ogni ipotesi di riconversione o di gestione dell’impianto avrà effetti diretti sulla capacità operativa e sui flussi di traffico del porto. Il sindacato chiede l’apertura immediata del tavolo per la portualità promesso ad agosto per concordare linee d’intervento, criteri di assegnazione dei corsi e governance locale. Se non arriveranno risposte tempestive, avverte Sasso, Uiltrasporti valuterà tutte le iniziative necessarie per tutelare l’occupazione e sostenere lo sviluppo industriale e logistico dell’area portuale.