Il consigliere Sanna torna all'attacco sulla vicenda della ferrovia Genova–Casella, sottolineando l'assenza di un cronoprogramma chiaro: "Il presidente aveva parlato di riaprire la linea entro fine dicembre, ma nelle dichiarazioni dell'assessore non c'è alcuna scadenza concreta". Secondo il consigliere, la gestione regionale attuale ha penalizzato l'entroterra e gli interventi annunciati sui locomotori non bastano: "La priorità deve rimanere la messa in sicurezza dell'infrastruttura, non solo l'ammodernamento del materiale rotabile".
Replica secca dell'assessore Scajola, che accusa l'esponente dem di strumentalizzare la questione per ragioni politiche, e rivendica l'impegno dell'esecutivo. Scajola richiama l'attenzione sul ruolo del presidente della Regione Marco Bucci, definito tra i principali sostenitori del "trenino" di Casella, ed annuncia un prossimo significativo investimento regionale sul parco veicoli.
È in programma per la prossima settimana una riunione operativa con tutti i Comuni interessati e con Amt: l'obiettivo è fare il punto sullo stato dei lavori, ascoltare l'azienda incaricata ed ottenere tempi certi per la ripresa del servizio, dopo aver sollecitato una generale accelerazione delle attività. La disputa politica non cancella però i nodi tecnici: la riapertura richiede verifiche strutturali, collaudi del materiale rotabile ed un piano di esercizio compatibile con la sicurezza della linea. Entro le prossime settimane si capirà se l'avanzamento delle procedure e gli investimenti annunciati saranno sufficienti a rispettare scadenze verosimili oppure se serviranno ulteriori interventi e risorse per garantire un ritorno affidabile del servizio.