Lanciata l’Anagrafe nazionale digitale della gente di mare, un progetto chiave per la modernizzazione del comparto marittimo che comprende anche la dematerializzazione del Libretto di navigazione. Lo annuncia il sottosegretario con delega alla Digitalizzazione del Mit, Tullio Ferrante (FI), dopo la partecipazione al Comitato interministeriale per la Transizione digitale a Palazzo Chigi, presieduto dal sottosegretario Alessio Butti.
Sotto la regia del Mit, in cooperazione col Dipartimento per la trasformazione digitale, si sta realizzando la piattaforma unica AnGenMar —interoperabile ed accessibile tramite identità digitale— che centralizzerà titoli professionali, imbarchi, abilitazioni e carriere del personale marittimo. Il sistema supporta la versione digitale del libretto, anche come IT‑Wallet, con l’obiettivo di azzerare burocrazia cartacea, accelerare l’accesso alle informazioni professionali e garantire tracciabilità e sicurezza dei dati, in linea con gli obiettivi del Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza).
Una norma da inserire al più presto nel Codice dell’amministrazione digitale disciplinerà l’entrata a regime dell’AnGenMar, che si sostituirà progressivamente agli archivi esistenti, favorendo piena interoperabilità con le altre anagrafi nazionali. Lo stanziamento di 7 milioni di Euro per lo sviluppo attesta l’impegno a migliorare efficienza, ridurre oneri amministrativi e rafforzare l’affidabilità delle piattaforme. Il Mit sottolinea inoltre iniziative collegate, come la digitalizzazione delle patenti nautiche: passi concreti per aumentare la competitività e la resilienza del sistema marittimo nazionale.