Marco Consalvo inaugura la presidenza dell'Autorità di sistema portuale di Trieste e Monfalcone (vedi Mobilita.news) indicando due direttrici immediate: dare impulso ai cantieri finanziati dal Fondo complementare al Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) —con Servola in testa— ed avviare un confronto strutturato con una comunità portuale rimasta senza guida per 550 giorni.
58 anni, ingegnere e manager aeroportuale con esperienze di rilievo nello sviluppo di Trieste Airport, ha ringraziato Governo e Regione e promesso massima attenzione sugli investimenti e sulle priorità operative.
Dal fronte degli operatori emergono richieste precise: sbloccare iter autorizzativi e risorse per Molo VIII, le banchine di Servola ed Aquilinia, oltre a completare opere ferroviarie essenziali per aumentare capacità e capacità di intercettare traffico. Terminalisti ed armatori sollecitano attenzione alle autorizzazioni ambientali ed al reperimento di risorse per completare lavori rimasti in stallo.
Sul piano internazionale si invoca una strategia per il corridoio Imec e per rilanciare l’immagine di Trieste dopo il periodo di difficoltà, sfruttando retroporti diffusi e valichi strategici come Tarvisio. Digitalizzazione e snellimento doganale sono temi ricorrenti: preavvisi elettronici, varchi digitali e riduzione della carta per diminuire i tempi di attesa dei camion.
Monfalcone chiede soluzioni su rimorchiatori, operatività notturna ed intermodalità ferroviaria; i sindacati sollecitano interventi stringenti su sicurezza in banchina e miglioramenti dei contratti integrativi. Infine, gli stakeholder chiedono continuità del “fare sistema”, incontri regolari con la presidenza ed attenzione a dossier sensibili come il conflitto commerciale tra Grimaldi ed altri carrier e la possibilità di riconoscimento del Porto Franco. Consalvo eredita dunque un'agenda densa di capitoli tecnici e relazionali da accelerare.