Le autorità svedesi hanno bloccato la cargo Adler, nave russa già sotto sanzioni, dopo essere salite a bordo per un controllo. Martin Höglund, portavoce della dogana, ha dichiarato a Svt che l’imbarcazione "non può riprendere la navigazione senza il via libera del procuratore". La nave era rimasta ferma al largo della costa occidentale svedese a causa di un guasto al motore ed aveva tenuto l’ancora in assetto di attesa. L’ispezione è stata condotta dalla dogana in sinergia con la guardia costiera: tecnici ed ufficiali hanno verificato documentazione di bordo, carico e sistemi propulsivi e di navigazione. L’esito operativo è stato trasmesso all’attenzione del procuratore Henrik Söderman, che coordina l’Unità nazionale per la criminalità organizzata internazionale, per una valutazione penale e decisioni su eventuali provvedimenti restrittivi.
L’Adler è nota alle autorità internazionali: il proprietario, M Leasing LLC, è inserito nelle liste di sanzioni degli Stati Uniti e dell’Unione europea. Secondo le accuse, la compagnia avrebbe impiegato navi per il trasporto di munizionamento proveniente dalla Corea del Nord verso la Russia, destinato all’impiego bellico in Ucraina. Tale dossier colloca l’abbordaggio nel contesto di controlli intensificati sulle rotte marittime e sulle cosiddette "flotte ombra", sospettate di aggirare restrizioni e di essere collegate ad operazioni illecite. L’evento arriva in un clima di crescente tensione nel Baltico, dove stati costieri e partner europei segnalano attività navali atipiche: alcune petroliere di dubbia registrazione sono state associate a episodi di sabotaggio e, in diversi rapporti, a lanci di veicoli aerei senza pilota verso obiettivi in Europa. Le autorità svedesi mantengono al momento le valutazioni tecniche e legali aperte in attesa delle determinazioni del procuratore.