"L’obiettivo è dare vita ad una vera spina dorsale ferroviaria che colleghi in modo stabile i territori ionici per tutto l’anno". Con questa linea l’assessore alle Infrastrutture della Basilicata, Pasquale Pepe, ha delineato i prossimi passi per il ripristino del servizio Magna Grecia (Sibari–Taranto), al termine di un colloquio telefonico con l’omologo calabrese Gianluca Gallo.
Secondo la Giunta lucana, l’esperienza delle corse sperimentali estive non ha prodotto la continuità necessaria per fidelizzare né i pendolari né i flussi turistici: i numeri confermano che un servizio temporaneo non integra la mobilità quotidiana. Per questo motivo le regioni intendono progettare un esercizio regolare, certo ed integrato, capace di rispondere alle esigenze reali degli utenti e di inserirsi nei percorsi di trasferimento intermodale.
La Calabria ha manifestato piena condivisione sulla necessità di trasformare il Magna Grecia in un presidio stabile di mobilità. Il progetto ora attende l’ultimo tassello istituzionale: la Puglia. Non appena sarà definita la composizione della nuova Giunta regionale a Bari, i contatti diventeranno formali per chiudere il cerchio e presentare una proposta congiunta. L’idea è mettere a punto una soluzione tecnicamente solida che ottimizzi i costi di esercizio e massimizzi l’efficienza del tracciato, con ricadute positive su turismo e produzione locali. Inserita in un piano più ampio di rilancio delle infrastrutture del Mezzogiorno, la riattivazione ferroviaria punta a rompere l’isolamento di aree ad alto potenziale, favorendo mobilità sostenibile e coesione territoriale.