Sono trascorsi solo pochi giorni da quando l'Asi, l'Agenzia spaziale italiana è pasta sotto il controllo della politica (Agenzia spaziale italiana passa nelle mani del Governo) ed ecco arrivare il primo atto che fa capire cosa ci aspetterà in futuro. Il Cnr, da socio di maggioranza del Cira, il Centro di ricerche aerospaziali di Capua ha nominato un suo presidente di fiducia. Il Cnr, in sostanza, non ha tenuto in nessun conto le indicazioni dell’Asi che però, fino al 30 aprile, è deputata a scegliere la guida dell’ente travolto la scorsa settimana dall’inchiesta della Dda di Napoli sulle infiltrazione del clan camorristico dei Casalesi negli appalti. 

Anche per questo motivo, la nomina era di quelle da tenere in estrema considerazione, essendo molto delicata. Ma il Cnr diretto da Maria Chiara Carrozza ha fatto di testa sua e ha nominato presidente del Cira il professor Antonio Blandini che sostituisce Giuseppe Morsillo. Come premio di consolazione, è stata nominata Nicole Viola, consigliera indicata dall’Asi, che sarà accompagnata dagli omologhi Antonio D’Urso e Marco Protti.

Nato a Napoli, 53 anni, lauree in economia e giurisprudenza, Blandini è ordinario di diritto commerciale alla Federico II di Napoli e docente di Diritto societario alla Luiss Guido Carli di Roma. Solo due anni fa Blandini era commissario della Banca Popolare di Bari. Un profilo di tutto rispetto, il suo, ma completamente diverso da quello indicato dal presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia. Secondo quanto scrive Ilfattoquotidiano.it, infatti, il numero uno dell’Agenzia spaziale italiana aveva scelto il fisico Eugenio Coccia, nome caldeggiato anche dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto del governo, pochi giorni fa, che ha sancito il passaggio di testimone al Governo per la gestione dell'Asi.

È pur vero che, nelle more del provvedimento, c’era anche il passaggio gratuito del controllo del Cira dall’Asi al Cnr: il fatto è che, comunque, Saccoccia ha provato a indicare un presidente a lui gradito, individuandolo nella figura di Coccia, scienziato di livello internazionale, fondatore e rettore del Gran Sasso Science Institute. Coccia è un nome di altissimo profilo, visto che è uno degli autori della scoperta delle onde gravitazionali e della prima osservazione dei buchi neri. E invece, il Cnr ha scelto non uno scienziato ma un economista come Blandini a cui spetterà l’onere di vigilare, amministrare e ripulire uno dei siti d’eccellenza della scienza italiana, da anni oggetto di inchieste della magistratura e di durissime relazioni della Corte dei conti in merito a spese incontrollate per personale e consulenze esterne.