Attività di studio, ricerca e monitoraggio. È questo l'obiettivo fissato per l'impiego di idrogeno, gnl e bio-gnl in ambito ferroviario, stradale e nei trasporti rapidi di massa. L'imprimatur della nuova meta è siglata in un protocollo d'intesa firmato da Gilberto Dialuce, presidente di Enea, e da Domenico De Bartolomeo, direttore di Ansfisa, l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Sotto la lente dell'accordo anche l'elettro-mobilità e la gestione delle reti elettriche di approvvigionamento e ricarica statiche e dinamiche.
In sostanza i 2 enti, ossia Enea e Ansfisa, metteranno insieme un gruppo di lavoro congiunto che si occuperà di approfondire l'uso dei nuovi carburanti in ambito ferroviario e stradale, ma anche di supportare la predisposizione della disciplina tecnica e procedurale per la sicurezza del trasporto ferroviario con treni alimentati a idrogeno e di contribuire allo sviluppo di nuove tecnologie.
L'accordo impegna le parti, ognuna nell'ambito delle proprie attività specialistiche, a mettere a sistema competenze e tecnologie per contribuire a sviluppare, realizzare e approntare regole e autorizzazioni necessarie alla messa a terra di progetti innovativi e migliorativi nel settore dei trasporti, dell'energia e della mobilità sostenibile. I progetti sono quelli correlati all'utilizzo di fondi nazionali e comunitari, dal Next generation Eu al Pnrr.
Dal punto di vista stradale, l'accordo prevede approfondimenti per la riduzione delle emissioni per il trasporto pesante su gomma e l'individuazione di sistemi innovativi in grado di caratterizzare l'infrastruttura stradale esistente. L'intesa contempla anche l'obbligo di pianificare la realizzazione di nuovi interventi per valutare l'adeguatezza delle principali opere civili come ponti e gallerie, ma anche di definire normative, standard e procedure di sicurezza.