È direttamente il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ad avvertire che nei prossimi 3 o 4 anni le case automobilistiche avranno difficoltà a ottenere abbastanza batterie per le auto elettriche. Tavares mette in guardia costruttori e clientela, avvertendo che il comparto è atteso a un periodo "darwiniano" che coinvolgerà tutta l'industri automotive, almeno stando a quanto riferisce il Financial Times al quale il ceo di Stellantis ha parlato durante la conferenza intitolata "Future of the car".
"Chi non sarà capace di trasformarsi avrà problemi", avverte Tavares, secondo cui le case automobilistiche potrebbero non essere in grado di costruire i propri impianti di batterie abbastanza velocemente per evitare carenze a medio termine. "Verso il 2025 o 2026 scarseggeranno le batterie" prevede il manager. "E se non ci sarà carenza di batterie, allora ci sarà una dipendenza significativa del mondo occidentale nei confronti dell'Asia".
Tavares ha parlato anche di preoccupazioni su come e dove sono state estratte le materie prime per le ricariche: il nodo scorte, secondo lui, potrebbe influenzare anche la capacità di mantenere le auto a prezzi accessibili nel passaggio ai modelli elettrici, con problemi per i produttori. "Tutti riverseranno veicoli elettrici sul mercato" dice il numero uno del marchio. "Dov'è l'infrastruttura di ricarica? Dove sono i rischi geopolitici di approvvigionamento di tali materie prime? Chi sta guardando il quadro completo di questa trasformazione?".
Secondo quanto sottolinea il Financial Times, il ceo vuole portare Stellantis a vendere 5 milioni di veicoli alimentati a batteria entro il 2030, facendo un balzo in avanti notevole visto che l'anno scorso il marchio franco-italiano ha prodotto poco meno di 400.000 vetture.