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Audi: la digitalizzazione dei proiettori apre a nuovi orizzonti

Le luci del futuro comunicheranno con tutti gli utenti della strada, anche a bordo carreggiata

Sin dagli albori del Marchio, Audi è pioniere dell’illuminazione. La digitalizzazione dei gruppi ottici e l’introduzione di tecnologie avanguardistiche quali la gestione adattiva Matrix degli abbaglianti, i LED Digital matrix e gli OLED consentono di esplorare nuovi orizzonti a vantaggio della sicurezza, del design, della comunicazione e della connettività Car-to-X. LED e OLED non fungono più da semplici fonti d’illuminazione, bensì schiudono possibilità di personalizzazione sinora sconosciute garantendo una nuova esperienza di guida e di relazione con l’esterno a sostegno del benessere individuale e collettivo.

"Da decenni l’illuminazione e il design delle luci sono parte integrante del DNA Audi. L’illuminotecnica ci permette di affermare nuove eccellenze tecniche nel panorama automotive", dichiara Oliver Hoffmann, membro del board per lo sviluppo tecnico di Audi AG. "La digitalizzazione della luce non garantisce solamente un’ottima visibilità, bensì concorre a definire il design delle vetture grazie a firme luminose sempre più caratteristiche e distintive" prosegue Hoffmann. "Ai vantaggi nell’uso quotidiano si affiancano finalità estetiche e di dialogo con il mondo esterno. Corrediamo, ad esempio, i gruppi ottici posteriori con tecnologia OLED, la cui firma luminosa diviene per la prima volta commutabile mediante il sistema MMI, con il rilevamento della prossimità che adatta grafica e intensità dell’illuminazione consentendo all’auto di dialogare con gli altri utenti della strada".

LED digital matrix: 3 nuove funzioni hi-tech

In autostrada, in condizioni di traffico intenso, le funzioni "luce di corsia" e "luce di orientamento", caratteristiche dei proiettori LED digital matrix, permettono di concentrare l’attenzione del conducente e aumentare la sicurezza stradale. La luce di corsia, nello specifico, genera un tappeto luminoso che rischiara la corsia di marcia adattandosi ai cambi di traiettoria dell’auto. In aggiunta, la luce di orientamento, tramite la proiezione delle zone d’ombra, mostra in modo predittivo la posizione del veicolo all’interno della corsia, favorendo il mantenimento del centro strada, specie nelle strettoie o in prossimità dei cantieri. Condizione, quest’ultima, nella quale il tappeto luminoso si adatta al restringimento stradale. La funzione luce di orientamento diviene ora disponibile anche lungo le strade extraurbane e indipendentemente dalla luce di corsia. Una novità.

In ambito autostradale, quando si effettua un cambio di traiettoria, la luce di corsia illumina entrambe le corsie interessate dalla manovra, mentre la luce di orientamento mostra la posizione della vettura. Un frangente nel quale interviene un’inedita funzione: l’indicazione della direzione. Attivando gli indicatori laterali, i proiettori LED digital matrix generano una sezione di luce lampeggiante che affianca la luce di corsia corrispondente, andando a evidenziare il cambio di traiettoria nel tratto di carreggiata antistante l’auto. Audi contribuisce in tal modo alla sicurezza di tutti gli utenti della strada, specie in condizioni di traffico intenso. Un obiettivo sottolineato dalla confermata triplice configurazione del fascio anabbagliante (luce di svolta, per la marcia in zone urbane e in autostrada) e dall’eccezionale precisione del fascio luminoso adattivo.

Alle novità citate si aggiunge un’ulteriore, avanguardistica, funzione, frutto dell’interazione tra tecnologia d’illuminazione e comunicazione Car-to-X. Qualora, grazie ai dati condivisi mediante il provider di servizi di navigazione e cartografici Here, vengano trasmessi a bordo, mediante l’MMI, avvisi d’incidente o veicolo in panne, i proiettori LED Digital Matrix proiettano sulla strada, dinanzi alla vettura, un avvertimento della durata di 3 secondi. Il guidatore può così contare sulla visualizzazione a terra di un triangolo con un punto esclamativo all’interno. Ciò consente di mantenere la massima attenzione alla strada e favorisce la rapidità delle reazioni.

I proiettori LED digital matrix, portati al debutto da e-tron Sportback ed estesi ad Audi A8, adottano la tecnologia DMD (Digital micromirror device), impiegata anche per i videoproiettori professionali. Il componente principale è un chip corredato di circa 1,3 milioni di microspecchi, i cui lati misurano alcuni millesimi di millimetro. Grazie alla generazione di un campo elettrostatico, ogni microspecchio può cambiare orientamento sino a 5.000 volte al secondo. In funzione della posizione, la luce a LED viene proiettata lungo la strada oppure catturata da un assorbitore così da generare delle zone d’ombra.

In abbinamento al sistema Night vision è disponibile anche la "luce segnaletica". Se il sistema rileva la presenza di un pedone, il fascio luminoso lo evidenzia, riducendo il rischio che le persone sul ciglio della strada non vengano viste. Innovazioni che vanno ad affiancare gli affinamenti nella gestione adattiva Matrix degli abbaglianti: grazie alla tecnologia DMD è possibile sia illuminare con superiore profondità l’interno curva sia, una volta arrestata la vettura a bordo strada, proiettare dinanzi all’auto una rappresentazione della manovra appena eseguita.

Non meno hi-tech, infine, le animazioni dinamiche Leaving home e Coming home, legate allo sbloccaggio delle portiere e all’uscita dall’auto, proiettate lungo una parete o al suolo, in grado di trasformare lo spazio antistante la vettura in un palcoscenico luminoso. Tramite l’MMI, i Clienti possono selezionare sino a 5 coreografie.

OLED digitali: la nuova frontiera dei gruppi ottici posteriori

Nel 2016, le luci OLED di Audi TT RS hanno rappresentato l’inizio di una nuova era dell’illuminotecnica applicata all’industria automobilistica. Per la prima volta, sono stati adottati diodi organici per le luci di posizione posteriori. Gli OLED, come accennato, sono diodi a emissione di luce organici, particolarmente efficienti, in grado di generare un’illuminazione eccezionalmente ampia e omogenea. L’intensità può essere regolata in modo variabile, mentre le forme delle superfici possono essere disegnate liberamente oltre che suddivise in segmenti.

Nel 2020, Audi è stato il primo costruttore al mondo a dedicare quest’innovativa tecnologia a un modello di grande serie quale Q5. Una prima assoluta per la gamma media. Le luci posteriori OLED del Suv dei quattro anelli sono suddivise in 3 nuclei, ciascuno dei quali composto da sei segmenti così da dare vita a molteplici firme luminose e illuminazioni caratteristiche. I vantaggi di tale soluzione consistono, oltre che nel marcato contrasto, nell’elevata omogeneità e nel minimo distanziamento tra i segmenti. I Clienti di nuova Q5 possono scegliere in fase di configurazione fra tre differenti motivi luminosi dei gruppi ottici posteriori OLED. A ciascuna firma luminosa sono dedicate specifiche animazioni Coming home e Leaving home. Selezionando l’opzione dynamic del sistema di gestione della dinamica di marcia Audi drive select, viene attivata un’ulteriore modalità d’illuminazione caratteristica.

Oggi, nuova Audi A8 model year 2023 si spinge oltre. Dotata di serie dei gruppi ottici posteriori con tecnologia OLED, l’ammiraglia dei quattro anelli è la prima vettura della gamma Audi a consentire di commutare la firma luminosa posteriore agendo on board, tramite il sistema MMI. Grazie all’evoluzione della tecnologia OLED, affinata al punto da poter controllare singolarmente ogni superficie luminosa, il Cliente può potare per 3 (4 per S8) diverse configurazioni d’illuminazione dei gruppi ottici al retrotreno.

Alle citate possibilità di personalizzazione, i gruppi ottici posteriori OLED affiancano un’efficace segnalazione della prossimità: a vettura ferma, qualora un utente della strada -pedoni e ciclisti inclusi- si avvicini a meno di 2 metri, i sensori di parcheggio registrano il movimento e si accendono tutti i segmenti, a vantaggio di una superiore percettibilità. Non appena l’auto torna in movimento, viene ripristinata l’illuminazione caratteristica originaria. La gamma delle funzioni appannaggio dei gruppi ottici posteriori OLED è completata dagli indicatori di direzione dinamici e dalle animazioni Coming home e Leaving home specifiche per ciascuna firma luminosa.

Gamification: il lighting come intrattenimento

A6 e A6 Avant e-tron concept offrono un’anticipazione della "gamification" basata sulla luce. Gli evoluti proiettori LED digital matrix generano animazioni di qualità cinematografica. Se, ad esempio, le show car elettriche vengono parcheggiate davanti a una parete durante la ricarica, il conducente e i passeggeri possono trascorrere il tempo proiettando su di essa -o al suolo- un videogioco, concepito e sviluppato appositamente per Audi A6 e-tron concept, utilizzando i propri smartphone come joystick. In futuro potranno essere integrati i contenuti realizzati dagli specialisti del gaming.

OLED digitali flessibili: la comunicazione con l’esterno

Audi sta sviluppando la seconda generazione di diodi organici: gli OLED "flessibili", caratterizzati da supporti plastici o metallici di spessore ridotto curvabili secondo diversi orientamenti. Un’evoluzione che, accompagnata dal debutto della luce tridimensionale, garantirà libertà di progettazione incomparabili rispetto al passato e influirà sull’aspetto e la funzionalità delle Audi del futuro. Gli OLED "flessibili" possono essere estesi alle aree di carrozzeria adiacenti i gruppi ottici, garantendo superfici di dialogo con l’esterno sensibilmente più ampie e consentendo alle vetture di rivolgersi non solo alle altre auto, ma anche agli utenti della strada a bordo carreggiata: in primis ciclisti e pedoni.

Per esemplificare tale evoluzione, qualora una persona attraversi la strada tra 2 auto parcheggiate, gli OLED "flessibili" illuminano non solo la zona posteriore dell’auto, ma anche parte delle fiancate, segnalando un eventuale veicolo in avvicinamento e avvertendo del pericolo.

Il lighting del futuro: sicurezza e inedite possibilità d’interazione

Un’ulteriore tecnologia avanguardistica finalizzata alla sicurezza e alla comunicazione con l’esterno consiste nella luce di proiezione integrata nello spoiler al tetto. Un’estensione funzionale della terza luce di stop, in grado di proiettare la scritta “quattro” nella zona superiore del lunotto. A inedite possibilità di comunicazione si accompagna un incremento della superficie luminosa, a vantaggio della rapidità di percezione nel traffico. La riflessione della luce di proiezione ha effetto esclusivamente in direzione posteriore ed è quindi visibile solo da quanti seguono la vettura. Il guidatore non percepisce nulla. Entro la fine dell’estate tale tecnologia verrà introdotta in Cina in abbinamento a un SUV con motore a combustione sviluppato appositamente per il mercato orientale. Audi mira a una progressiva estensione di questo highlight all’intera gamma, implementando molteplici messaggi.

Oltre alla luce di proiezione integrata nello spoiler, la Casa automobilistica introdurrà ulteriori funzioni d’illuminazione volte a rafforzare la sicurezza individuale e collettiva. In primis la proiezione al suolo degli indicatori di direzione. 3 simboli proiettati sull’asfalto, tanto nella zona anteriore quanto in quella posteriore dell’auto, avviseranno gli altri utenti della strada, ad esempio i ciclisti, di un imminente cambio di corsia, oppure segnaleranno ai pedoni che la vettura si accinge a svoltare.

Questo tipo di comunicazione aprirà la strada a un impiego più esteso delle proiezioni nell’area circostante la vettura: Audi prevede di adottare avvertimenti al suolo anche per segnalare l’imminente apertura delle porte oltre a rafforzare le possibilità di personalizzazione con messaggi e simboli individualizzabili.

Enfasi sull’impronta a terra

Secondo Stephan Berlitz, responsabile lighting innovations di Audi AG, "I gruppi ottici OLED costituiscono la base per un design delle luci ampiamente personalizzabile, caratterizzato da una versatilità sinora sconosciuta e da uno straordinario rafforzamento della sicurezza. L’interazione tra tecnologia e design raggiunge il proprio apice proprio nell’ambito del lighting".

Per Audi, luce significa prima di tutto sicurezza, cioè vedere ed essere visti. Una teoria fatta propria da Cesar Muntada, responsabile light design, che aggiunge: "L’illuminotecnica e il design delle luci sono indissolubilmente legati. La luce è l’espressione visibile della filosofia ‘All’avanguardia della tecnica’. In questo modo diamo all’auto un aspetto inconfondibile, rendendo al contempo più incisivo il carattere del modello. Di notte, un’Audi deve essere immediatamente riconoscibile".

Come viene garantita la riconoscibilità di un’Audi? Rispettando il principio secondo il quale tutte le firme luminose dei quattro anelli enfatizzano l’impronta a terra delle vetture attraverso elementi luminosi segmentati. Segmenti che, complessivamente, danno vita a un corpo coerente e dinamico. Un family feeling che verrà confermato anche in futuro, quando a ulteriori possibilità di personalizzazione si affiancheranno implementazioni sotto il fronte della comunicazione diretta. I gruppi ottici posteriori OLED, ad esempio, diverranno interattivi: qualora un’Audi dovesse rilevare la presenza di ghiaccio, segnalerà il pericolo ai veicoli che seguono mediante le luci posteriori, consentendo agli altri utenti della strada di adeguare velocità e distanza. I vantaggi per i Clienti dei quattro anelli diventeranno benefici a favore della sicurezza collettiva.

Digital OLED: durata superiore a qualsiasi auto

Ci si domanda frequentemente quale sia la durata dei gruppi ottici OLED. Gli OLED digitali sono progettati in funzione delle specifiche esigenze in campo automobilistico. Sono pertanto insensibili agli sbalzi termici e, grazie a una speciale tecnologia d’incapsulamento, non entrano a contatto con l’umidità. In termini di durata, gli OLED corrispondono ai classici LED inorganici. Gli OLED digitali sono ancora più longevi, a fronte di una luminosità più elevata: un orizzonte di vita sensibilmente superiore al life cycle di qualsiasi vettura.

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