Dopo settimane di pressing la Commissione europea si è impegnata a sostenere il collegamento tra la Spagna e l'Italia con un gasdotto tra Barcellona e Livorno. Il progetto, voluto fortemente anche da Roma, è incluso nel piano "RepowerEU" delineato per affrontare la crisi energetica con la Russia. L'opera richiederà un investimento compreso tra i 2,5 ed i 3 miliardi di Euro e fino a 4 anni per essere completata.
Il via libera di Bruxelles è dettato dal fatto che la Spagna possiede 6 impianti di rigassificazione attivi, il numero più alto tra i Paesi del Vecchio continente, ma poco interconnesso con il resto dei partner europei. Il gasdotto sarà lungo 714 chilometri e si stima che possa avere una capacità compresa tra 15 e 30 miliardi di metri cubi.
È di pochi giorni fa la notizia che in una conference call con gli analisti l'amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, ha riferito di un "Memorandum of understanding" con la società energetica spagnola Enagás. L'obiettivo è quello di mettere nero su bianco uno studio tecnico di fattibilità congiunto relativo al gasdotto off-shore tra Italia e Spagna.
Il gasdotto tra Barcellona e Livorno è un'alternativa al gas russo che permetterebbe di rifornire sia l'Italia che l'Europa centrale e settentrionale. Anche perché il progetto del Midcat pipeline, che la Commissione europea sostiene da anni, è stato temporaneamente accantonato da Madrid dopo che la Francia si è rifiutata di costruirlo.