Grazie alla mediazione della Turchia è stato trovato un accordo di massima tra Russia e Ucraina per la creazione di un corridoio commerciale per far uscire i cereali dal porto di Odessa. L'intesa prevede lo sminamento del mar Nero da parte dei genieri turchi che impiegheranno circa un mese per l'operazione. Successivamente le navi cargo potranno partire dai porti ucraini, scortate della marina militare di Ankara, fino a raggiungere le acque internazionali. Al momento l'accordo è limitato alla città marittima di Odessa. L'intesa permetterà il passaggio delle navi cariche di grano e, secondo Coldiretti, anche quasi 200 milioni di kg di mais per l'alimentazione animale destinati all'Italia e fermi nei magazzini ucraini.
Lo ha rivelato il quotidiano russo "Izvetsia". Intanto, l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, denuncia che "le forze di Mosca hanno distrutto il secondo più grande terminal ucraino per i cereali, a Mykolaiv".
La marina militare ucraina ha fatto sapere che alcune unità della flotta russa del Mar Nero si sono ritirate a più di 100 km dalle coste ucraine a causa degli attacchi con missili e droni subiti delle forze armate di Kiev. Si tratta di un riposizionamento conseguente al fallito tentativo di prendere il controllo del mar Nero nord-occidentale.