L'Europarlamento ha detto stop alla vendita di auto benzina e diesel dal 2035. Lo ha decretato la seduta plenaria svoltasi ieri bocciando, al contempo l'emendamento sostenuto dal Ppe, che prevedeva una riduzione delle emissioni di CO2 del 90% invece che del 100%. Il giro di vite sul fermo alle vendite di auto a motori endotermici era stato messo nero su bianco per la prima volta dalla Commissione nel luglio di un anno fa, come parte delle ambizioni del Green deal, il piano che punta a fare dell'Europa il primo continente a raggiungere la neutralità climatica nel 2050.
Non è passato, invece, il "salva motor valley", l'emendamento bipartisan firmato da eurodeputati italiani di tutti gli schieramenti presentato con il chiaro obiettivo di salvaguardare la produzione di supercar nella motor valley dell'Emilia-Romagna. L'emendamento prevedeva l'ipotesi di prolungare la deroga alle regole Ue sugli standard di emissione della CO2 di cui già oggi beneficiano i produttori di nicchia: la plenaria dell'Europarlamento ha confermato che la deroga per i piccoli produttori di auto (da 1.000 a 10 mila l'anno) e furgoni (da 1.000 a 22 mila l'anno) cesserà nel 2030.