L'impennata dei prezzi del carburante non accenna ad arrestare la sua corsa. Il prezzo medio della benzina praticato in ambito nazionale in modalità self-service è salito da 2,009 a 2,018 Euro/litro con picchi per quella di marca fino a 2,038 Euro. È quanto emerge dagli ultimi dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del ministero dello Sviluppo economico (Mise) ed elaborati da "Quotidiano Energia".
Il prezzo medio del diesel in modalità self-service sale a 1,939 Euro/litro (in precedenza 1,924), mentre quello di marca oscilla tra 1,938 e 1,953 Euro/litro (no logo 1,927). I prezzi praticati del Gpl vanno da 0,836 a 0,850 Euro/litro (no logo 0,823), mentre il metano per auto si colloca tra 1,717 e 1,900 Euro/litro (no logo 1,777).
Quanto al servito, la benzina costa in media 2,144 Euro/litro (2,134 il valore precedente), con gli impianti di marca che la vendono a prezzi medi tra 2,097 e 2,224 Euro/litro (no logo 2,057). Per quanto riguarda il diesel servito si arriva a 2,072 Euro/litro (contro 2,055), con gli impianti colorati che la vendono a 2,025 e 2,144 Euro/litro (no logo 1,979).
I prezzi del carburante stanno avendo effetti pesanti sul costo dei principali beni di consumo e dunque sul portafoglio delle famiglie. E così monta la "protesta delle pentole vuote" nelle piazze italiane: Roma, Vicenza, Firenze, Bari, Bologna, Trieste, Milano, Palermo, Catanzaro, Aosta, Napoli, Genova, Potenza, Pescara, Cagliari e Perugia. Appuntamento alle ore 11:00 di fronte alle questure ed alle prefetture per manifestare contro le speculazioni e gli aumenti ingiustificati dei prezzi che fa "crescere disuguaglianze, povertà energetica ed alimentare" denunciano.