Press
Agency

Roma. Atac, inchiesta sullo scandalo dei ricambi

Procura e Carabrinieri hanno messo sotto inchiesta tre impiegati e funzionari della municipalizzata

Atac nella bufera per lo scandalo dei ricambi. Gli autobus della flotta sarebbero stati riparati con pezzi di ricambio non originali. È l'ipotesi su cui sta lavorando la Procura per scoprire il velo su un sistema che sarebbe andato avanti per anni. All'alba di ieri un blitz dei carabinieri del Nucleo investigativo di via in Selci ha messo sotto inchiesta tre impiegati e funzionari della municipalizzata. I militari hanno ascoltato per tutta la mattina in caserma il capo officina della rimessa Magliana e la responsabile dell'ingegneria manutentiva del trasporto su gomma; sul posto di lavoro, ossia nel deposito di via Candoni, è stato interrogato il terzo indagato, un magazziniere. Ai tre, già ascoltati in precedenza come persone informate sui fatti, sono state chieste spiegazioni sulle modalità di manutenzione dei bus Atac e sul caso dei flambus. 

I carabinieri hanno sequestrato i cellulari aziendali dei tre indagati, bloccato le loro caselle di posta elettronica e disposto l'acquisizione dei database e delle immagini delle telecamere di via Candoni. "Gli accertamenti della Procura mirano a individuare eventuali responsabilità sul fenomeno degli incendi di Atac -spiega l'avvocato Giuseppe Falvo, legale della responsabile dell'ingegneria manutentiva-. Siamo certi che emergerà l'assoluta correttezza dell'operato della catena manutentiva che da tempo opera per arginare il fenomeno".

I sospetti del procuratore aggiunto Giovanni Conzo e del pm Clara De Cecilia sono riassunti nel decreto di perquisizione: gli indagati avrebbero causato "per colpa l'incendio di mezzi Atac non curando la corretta manutenzione dei mezzi e consentendo utilizzo di pezzi di ricambio non originali". L'inchiesta mira, tra l'altro, a escludere o a confermare possibili tentativi di sabotaggio. 

Secondo gli inquirenti, il movente sarebbe quello di "raggiungere gli obiettivi aziendali con ogni mezzo a disposizione, anche utilizzando pezzi di ricambio non originali e quindi non acquistabili dall'azienda di via Prenestina". Il nuovo filone d'inchiesta sulla rimessa Magliana nasce il 5 ottobre scorso, quando 26 autobus sono andati a fuoco nella rimessa di Tor Sapienza: un rogo che ha convinto la Procura prima a procedere per incendio colposo e poi ad analizzare lo stato di salute dei mezzi. 

Suggerite

Tesla comunica dati trimestrali

Era atteso segno meno sugli utili, ma risultati rassicurano solo in parte gli investitori

Utile trimestrale in calo del -55% per la compagnia automobilistica statunitense Tesla, specializzata nella produzione di veicoli elettrici. È quanto emerge dal bilancio dei primi tre mesi di esercizio,... segue

Evasione Iva ed accise carburanti: oggi audizione procuratore Trento

In merito all'indagine conoscitiva sui fenomeni

Brevi. Oggi mercoledì 24 aprile, alle ore 14:30, la commissione Finanze della Camera, in merito all'indagine conoscitiva sui fenomeni di evasione dell’Iva e delle accise nel settore della distribuzione de... segue

Big del settore taglia progetti su colonnine auto

Per risolvere controversia ministero Ambiente bandirà altra gara

Un noto operatore italiano che gestisce migliaia di colonnine di ricarica per auto elettriche ha rinunciato ad oltre il 50% dei suoi progetti di installazione di punti di rifornimento finanziati dal ministero... segue