Palazzo Chigi ha pubblicato il bollettino aggiornato sugli stipendi dei manager titolari di incarichi in aziende controllate dallo Stato. L'elenco, liberamente consultabile come prevede la legge italiana sulla trasparenza, contiene 360 nomi. Tra loro ci sono amministratori delegati, presidenti e direttori generali. Inoltre figurano 3 paperoni che percepiscono un compenso superiore a 1 milione di Euro.
La classifica dei manager più ricchi è guidata dall'amministratore del Gruppo Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, con un guadagno pari a 6,1 milioni di Euro. Non tutti riferibili al compenso ricevuto nella società ferroviaria: infatti l'abbandono della poltrona di ceo in Terna gli è stato pagato 4,7 milioni di Euro (indennità, e fine rapporto).
Al secondo posto c'è l'amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, che nel 2020 ha guadagnato 1,2 milioni di Euro. Sopra la soglia del milione di Euro c'è anche il presidente della Società esercizi aeroportuali (Sea) di Milano, Michaela Castelli, che arriva a questa cifra sommando i compensi che riceve per vari incarichi, come membro del board della società energetica Acea o in quella di servizi bancari Nexi.
Ampia la presenza di manager del settore portuale nella classifica dei dirigenti più pagati d'Italia. Tra loro figurano Zeno d'Agostino per Trieste (261.378 Euro), Andrea Agostinelli per Gioia Tauro (230,401), Pasqualino Monti per la Sicilia (225,224), Paolo Emilio Signori per Genova (218, 241), Massimo Deiana per la Sardegna (212,760), Fulvio Lino di Blasio per Venezia (187,887).
I dati sono stati pubblicati dal quotidiano economico "Milano Finanza". Essi si riferiscono alle dichiarazioni dei redditi presentate dai manager nel 2021. Dunque la cifre che leggiamo sopra si riferiscono ai compensi percepiti nel 2020.