È stata la Protezione civile della Regione Campania a intervenire ieri sera per una serie di incendi divampati sul Monte Somma, nella zona vesuviana. Il fuoco si è sviluppato in località Coda del Lupo a Cava de' Tirreni (Salerno) e a Sessa Aurunca (Caserta), ma anche in località Galleria del Massico dove il direttore delle operazioni di spegnimento ha richiesto anche l'intervento di un elicottero regionale.
Gli incendi sono stati tutti spenti, così come quelli divampati nei giorni scorsi sul Monte Barbaro, nei Campi Flegrei, e a Mondragone. Quello del Monte Barbaro è l'incendio più esteso: interessa circa 10 ettari di macchia mediterranea all’interno della quale sono presenti anche diversi vigneti ma anche cinque elettrodotti. Sono state impegnate nelle operazioni 18 squadre della Protezione civile regionale: circa 70 uomini e donne con 12 interventi eseguiti da elicotteri regionali, 4 interventi da parte di aerei del Dipartimento nazionale chiamato in supporto.
Sono giorni che i Canadair e i Vigili del Fuoco lavorano agli incendi che si sono sviluppati in Campania. Secondo quanto comunicato dalla Regione, dal 27 giugno sono attivi "20 uomini del servizio Antincendio boschivo della Protezione Civile della Regione, 7 veicoli dotati di pompe idrovore e 4 mezzi aerei" per contrastare gli incendi che si sono sviluppati a Pozzuoli, in provincia di Napoli, Carinola ed Arienzo, in provincia di Caserta.
Quella dei Canadair dei Vigili del Fuco è una storia fatta di tanto silenzio e ancora più coraggio. La flotta è composta da 19 Canadair CL415, aerei anfibi bimotore turboelica ad ala alta: hanno un’autonomia di 2.427 km, velocità massima di 376 Km/h e una portata di 6.137 litri d’acqua.
Il velivolo è in grado di caricare oltre 6 mila litri di acqua in appena 12 secondi: per effettuare l’operazione, il Canadair si abbassa sull’acqua diminuendo la propria velocità fino a 130 chilometri orari. Il caricamento dell’acqua avviene in corsa con l’apertura di due apposite prese nella parte inferiore di forma quadrata di circa 15 cm, reticolata in modo da evitare che entrino anche detriti che possano danneggiare circuito e impianti.
Gli aeromobili Canadair sono schierati presso le basi operative, che si distinguono in permanenti, stagionali e di scalo temporaneo in base a un piano di azione o su disposizione del Coau, il Centro operativo aereo unificato: le basi permanenti dei Canadair sono collocate a Genova, Roma e Lamezia Terme.
Sempre più spesso si dimostrano le principali “armi” efficaci contro gli incendi. I velivoli sono realizzati dall'azienda canadese Canadair, da cui deriva il nome: dal 2016 li realizza la Bombardier Aerospace e alla Viking Air Limited. Pensati per un uso civile, il primo volo è stato compiuto il 23 ottobre 1967 e consegnati nel 1969 alla Protezione Civile francese.
Quanto costa spegnere un incendio con questi aerei è presto detto: un Canadair costa circa 25 milioni di Euro e un’ora di volo si aggira intorno ai 6 mila Euro. Un F35 costa come sei Canadair, dicono in molti, facendo notare che, però, il primo serve a uccidere le persone il secondo serve per salvarle.
Pochi sanno che l’Italia possiede una delle flotte Canadair più ampie, in dotazione alla Protezione Civile e ai Vigili del Fuoco: tra i piloti, tre sono donne. Tutti lavorano in silenzio: in periodi come questi, d'estate soprattutto, vanno da una parte all'altra dello Stivale a lavorare in quota per salvare vite e ambiente. Ce ne vorrebbero di più, spesso sono insufficienti, ma l'Italia è un paese strano: invece di ringraziare equipaggi e velivoli, aiutandoli ad ampliarsi, continua a comprare gli F35.