L'aumento delle tariffe dell'1,5% da parte di Autostrade per l'Italia non è una mossa imminente: la procedura è ancora a livello di istruttoria. Lo comunica la stessa società concessionaria, dopo che nei giorni scorsi alcune testate della stampa nazionale avevano anche indicato il 1° luglio come possibile data di entrata in vigore. Invece è congelata l'ipotesi di un rincaro del 2% sui pedaggi di Autovie Venete, ma non si escludono piccoli ritocchi.
"In merito alla notizia sulle previsioni di aumento del pedaggio Autostrade per l'Italia ribadisce che è in corso un'istruttoria in sede ministeriale e dunque, come specificato dall'amministratore delegato, non ancora deliberata dalle istituzioni preposte", spiega Aspi in un comunicato.
I rincari scatteranno solo per chi viaggia nella rete di oltre 3000 km di Aspi: per esempio sulla A27 Venezia-Belluno, sulla A13 Padova-Bologna e da Bologna sia verso Milano e Firenze-Roma (Al), sia verso la Puglia lungo l'autostrada Adriatica (la A14). Secondo recenti indiscrezioni l'aumento medio è di 10 centesimi di Euro. Per esempio, sul percorso Udine-Roma, il rincaro sugli attuali 49 Euro di pedaggio sarebbe soltanto di 40 centesimi, applicandosi solo sulla tratta Roma-Bologna.