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Circle group investe nel porto di Trieste

Friulia, la finanziaria della Regione FVG, ha comprato il 20% della controllata Infoera per digitalizzare lo scalo

Friulia, la società finanziaria della Regione Friuli-Venezia Giulia, ha fatto il suo ingresso nel capitale sociale della software house Infoera mediante l’acquisto di una partecipazione pari al 20%. Lo rende noto la genovese Circle group, specializzata nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale, di cui Infoera fa parte. Contemporaneamente, nella stessa Infoera è stato sottoscritto un aumento di capitale di 400.000 Euro pro quota da parte dei soci Circle, Catone Investimenti e Friulia: l’obiettivo è quello di supportare la crescita della società consentendo il rafforzamento e l’ampliamento delle sue relazioni con il territorio e il mondo portuale.

"Siamo convinti dell’importanza di questa iniziativa societaria, che permetterà a Infoera e al gruppo in cui è inserita di consolidare le sinergie con le comunità portuali di Trieste e Monfalcone - spiega Luca Abatello, presidente e ceo di Circle Group-. Coerentemente con la strategia perseguita di efficientamento e sviluppo della catena logistica multimodale, in primis di tutto il Friuli-Venezia Giulia, l'intesa punta a un sempre maggiore utilizzo delle componenti digital, green e ferroviarie”. 

Friulia nata nel 1967 ha partecipazioni in 90 azienda, l'80% delle quali sono pmi: le imprese sostenute rappresentano circa 9 mila occupati che concorrono a generare un fatturato da circa 2,5 miliardi di Euro.

“Da sempre Friulia garantisce supporto manageriale e finanziario ai progetti che puntano a valorizzare il territorio -sottolinea Federica Seganti, presidente di Friulia-. Per questo abbiamo deciso di investire in Infoera, una società il cui business ruota attorno a Trieste e al suo porto fornendo soluzioni informatiche e tecnologiche oggi indispensabili per tutta la supply chain. Siamo convinti che la posizione strategica di cui gode il nostro scalo, come porta di accesso al mercato europeo, non potrà che favorire la ricerca e lo sviluppo di nuovi servizi da parte di Infoera, pensati per migliorare e velocizzare tutta la filiera logistica”.
 

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