Anche la Cina entra nell'ottica della politica di incentivi all'auto. Lo fa a modo suo, ossia garantendo a circa 1,09 milioni di automobilisti una riduzione dell'imposta sull'acquisto di vetture durante il primo mese di attuazione della nuova politica di bonus.
Cosa è successo è presto detto. A fine maggio, la Cina ha deciso di dimezzare la tassa sull'acquisto di autovetture con un prezzo non superiore a 300.000 yuan, pari a quasi 43 mila Euro, e con motori da 2 litri o più piccoli: la nuova misura durerà dal 1° giugno alla fine dell'anno. L'operazione fa parte del mix di politiche cinesi per mantenere l'economia stabile, poiché le vendite di autovetture contano molto per la crescita dei consumi del Paese.
Lo ha reso noto l'agenzia fiscale del Paese, secondo cui la politica di riduzione dell'imposta, che si applica ad alcuni veicoli passeggeri a basse emissioni, ha fatto risparmiare circa 7,1 miliardi di yuan (circa 1,06 miliardi di dollari Usa) agli acquirenti di autovetture.
La nuova misura si sta dimostrando efficace, come dimostrano i dati dell'Agenzia fiscale cinese: dal 1° giugno al 26 giugno le vendite al dettaglio di auto hanno raggiunto 1,42 milioni di unità, in rialzo del 27% rispetto all'anno precedente.