Il pacchetto Fit for 55 lancia l’iniziativa ReFuelEU per l’aviazione. Per sostenere la neutralità climatica entro il 2050, il Parlamento europeo ha approvato con 334 voti favorevoli, 95 contrari e 153 astensioni, il suo nuovo progetto di regolamento per aumentare l’utilizzo di carburanti sostenibili da parte degli operatori aerei e degli aeroporti europei. Questo perché l'aviazione civile rappresenta il 13,4% delle emissioni totali di CO2 prodotte dai trasporti dell'Ue. Il Parlamento europeo, inoltre, ha proposto la creazione di un fondo per l'aviazione sostenibile per il periodo dal 2023 al 2050: questo, in modo da accelerare la decarbonizzazione del settore aereo e sostenere gli investimenti nei carburanti sostenibili per l'aviazione, nelle tecnologie innovative di propulsione degli aeromobili e nella ricerca su nuovi motori. I deputati hanno anche incaricato la Commissione di istituire entro il 2024 un sistema globale di etichettatura Ue per le prestazioni ambientali degli aeromobili, degli operatori aerei e dei voli commerciali, al fine di informare i consumatori in merito alle prestazioni ambientali degli operatori.
Rispetto alla proposta della Commissione, i deputati hanno aumentato la quota minima di carburante sostenibile per l'aviazione negli aeroporti dell'Ue: a partire dal 2025, la quota dovrebbe essere del 2%, per aumentare al 37% nel 2040 e all'85% entro il 2050. Le percentuali sono diverse rispetto a quelle della Commissione che aveva proposto il 32% entro il 2040 e il 63% entro il 2050. "L'aviazione è uno dei settori più difficili da decarbonizzare -spiega il relatore Søren Gade-. Oggi abbiamo dimostrato come farlo e abbiamo inviato un segnale forte e ambizioso ai cittadini europei. Vi abbiamo ascoltato quando avete chiesto un'azione per il clima e stiamo lavorando il più possibile per realizzare un'Europa veramente verde".
Con la nuova proposta, cambiano anche i carburanti sostenibili. Il Parlamento, infatti, ha modificato la definizione di "carburanti sostenibili per l'aviazione" che comprende carburanti sintetici o alcuni biocarburanti prodotti da residui agricoli o forestali, alghe, rifiuti organici o olio da cucina usato. I deputati, invece, hanno incluso nella definizione i carburanti derivanti dal carbonio riciclato, prodotti dal trattamento dei rifiuti e dal gas di scarico del processo di produzione negli impianti industriali.
Fino al 2034 anche alcuni biocarburanti prodotti da grassi animali o distillati potrebbero essere inclusi nel mix di carburanti per l'aviazione: saranno invece esclusi i biocarburanti ottenuti da colture alimentari e foraggere e quelli derivati dall'olio di palma e dalla soia, ma anche dalla pasta di saponificazione. Tutti questi non verranno ricompresi nella definizione di "carburanti sostenibili per l'aviazione" in quanto non rispettano i criteri di sostenibilità proposti. I deputati Ue d'altro canto hanno incluso l’idrogeno rinnovabile e l’energia elettrica rinnovabile come parte di un mix di carburanti sostenibili: entrambe, infatti, sono tecnologie promettenti che potrebbero contribuire progressivamente alla decarbonizzazione del settore aereo.