La Procura siciliana di Gela ha comunicato il rinvio a giudizio per 12 tra amministratori e dirigenti della raffineria di Gela e della società Syndial (oggi Eni Rewind) che opera nel campo del risanamento ambientale di siti industriali. L'accusa per il management è quella della mancata bonifica dl sito, in particolare delle acque di falda e dei luoghi dove sorge lo stabilimento. L'udienza è fissata al 13 dicembre 2022.
"In merito alla citazione a giudizio da parte della Procura di Gela di 12 dipendenti di Raffineria di Gela ed Rewind, Eni conferma la massima collaborazione con le autorità competenti e confida di dimostrare in sede processuale la correttezza del proprio operato e il rispetto dei requisiti di legge", si legge in una nota dell’azienda.
La Capitaneria di Porto di Gela e il commissariato di Polizia, sotto il coordinamento della Procura, avevano già dato esecuzione al sequestro preventivo, a oggi pendente, del ramo aziendale di Raffineria Gela Spa e Syndial. Il progetto di bonifica delle acque di falda era stato approvato dal ministero dell'Ambiente e il sequestro preventivo delle aree dello stabilimento era funzionale all'attuazione del piano.