Con la fine dell'estate si svuotano le spiagge, le piscine ed i sentieri montani, mentre le automobili ripopolano le città abbandonate all'afa agostana. E così la ripresa del traffico aereo all'aeroporto "Marco Polo" di Venezi coincide in questi giorni con l'assedio delle vetture nel centro di Tessera, frazione del municipio di Favaro Veneto e sobborgo del capoluogo veneto, dove il problema della sosta selvaggia è molto sentito.
"Credo non sia accettabile che i nostri cittadini siano costretti a non muovere le proprie auto dagli stalli fronte abitazioni per timore che vengano scambiati per parcheggi, a disposizione gratuitamente, dai viandanti che li lasciano per giorni. C'è la necessità di arginare questo fenomeno, con una incessante richiesta alla Polizia locale di sanzionare chi sosta in divieto, dedicando ai residenti spazi specifici già insufficienti. Inoltre bisogna dirottare chi non vuole pagare per la sosta verso il parcheggio di via Monte Cielo a Favaro costantemente vuoto", afferma il consigliere comunale Deborah Onisto (FI).
L'assessore alla mobilità, Renato Boraso, ha ricevuto varie segnalazioni in merito, con la proposta di installare una nuova segnaletica, di ordinare controlli per contrastare il fenomeno, ma anche di limitare la creazione incontrollata di parcheggi per i soli residenti. Anche perché proprio l'installazione nel 2019 di telecamere nel sedime aeroportuale da parte del gestore aeroportuale Save ha avuto come risultato che molti oggi, pur di risparmiare qualche Euro, parcheggiano o sostano a lungo nel centro del paese. Le criticità maggiori si registrano in via Vecchio Hangar, via Leonino Da Zara, via Saluzzo.