La sezione Trentino del sindacato Filt-Cgil ha comunicato con preoccupazione che la maggior parte dei collegamenti sulla tratta ferroviaria della Valsugana sono assicurati da alcuni giorni da pullman sostitutivi dell'azienda Trentino Trasporti. Il motivo? Un fenomeno anomalo: l'usura dei bordini delle ruote maggiore rispetto ai parametri sempre usati per la manutenzione. E così su 15 treni a disposizione solo 2-3 sono attualmente utilizzabili. 

"Un problema che si constata da alcuni anni. In sostanza: normalmente è necessario intervenire dopo i 65.000 chilometri percorsi, oggi l'usura non consente di andare oltre gli 8000 chilometri. La riprofilatura delle rotaie con il treno 'Grizzly' non sta dando i risultati sperati. Siamo molto preoccupati in vista di settembre quando con la ripresa delle scuole dovranno essere attivati maggiori collegamenti", scrive il sindacato

I pendolari sono sul piede di guerra. Il Comitato mobilità sostenibile del Trentino chiede alle autorità di prendere provvedimenti. Un dirigente del Dipartimento territorio e trasporti della Provincia di Trento, Roberto Andreatta, ha dichiarato all'agenzia di stampa "Ansa": "In più occasioni abbiamo informato Rete ferroviaria italiana (Rfi). Tuttavia non si riesce a comprendere le ragioni del fenomeno". Per alcuni il consumo sarebbe iniziato all'indomani dell'avvio dei lavori svolti lungo la tratta ferroviaria Bassano-Trentola la scorsa estate. 

Secca la replica dei portavoce del Comitato mobilità sostenibile Trentino, Alessio Bazzani e Pina Lopardo: "Si stanno creando disagi alla popolazione che giornalmente utilizza il treno per spostarsi dalla Valsugana alla Valle dell'Adige. È noto che la manutenzione del binario è di competenza di Rfi e la manutenzione del materiale rotabile è di competenza delle imprese ferroviarie, e cioè Trenitalia e Trentino Trasporti. Questi soggetti hanno il dovere di provvedere".