Un gruppo di fondi comuni di investimento privati (hedge fund) ha preso a prestito obbligazioni italiane per un valore totale di oltre 39 miliardi di Euro. Tradotto significa che ci sono esperti della finanza internazionale che stanno puntando sull'aumento dell'inaffidabilità dell'italiana nel ripagare il debito pubblico in aumento, facendo incrementare i tassi di interesse che Roma paga agli investitori.
Si tratta della più grande campagna speculativa contro i titoli di Stato italiani dai tempi della crisi finanziaria globale nel 2008. È quanto emerge da una inchiesta del quotidiano economico britannico "Financial Times", che analizza i dati forniti dall'indice azionario statunitense Standard & Poor Global Market Intelligence. La notizia arriva mentre il Paese deve affrontare venti contrari economici (aumento del prezzo del gas a causa dei tagli alle forniture russe) e politici (le elezioni a settembre).
Il "Financial Times" spiega che gli investitori, preoccupati per le crescenti turbolenze a Roma, si preparerebbero a vendere titoli di Stato italiani (che non possiedono ancora, ma che hanno in prestito), prevedendo che i prezzi scenderanno, incassando quindi la differenza. Insomma, intendono fare la cresta sfruttando la fragilità italiana: il suo enorme debito pubblico. E a poco bastano le rassicurazioni della classe politica tricolore, che in questo momento all'estero è percepita come evanescente e poco concreta.