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Porto Ancona: al via elettrificazione banchina 17

Lavori dovrebbero essere completati nel giro di due mesi

Al via ieri i lavori per elettrificare la banchina numero 17 del porto di Ancona, che dovrebbe essere completata nel giro di due mesi. L'impianto si aggiunge così a quello già operativo alla banchina 3, dove ormeggiano i rimorchiatori, ed a quello attivo al terminal dello stabilimento Fincantieri. Il costo dell'intervento è pari a 233.000 Euro. 

"La speranza in questo fase è di poter spendere i finanziamenti che ci sono stati assegnati nei tempi giusti e per questo con la struttura tecnica dell'ente abbiamo puntato a dare priorità a ciò che serve al porto: banchine che funzionano bene ed un'accelerazione sui dragaggi degli scali", ha sottolineato il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo.

I lavori permetteranno alle navi ormeggiate di allacciarsi, mediante le tre colonnine, alla rete elettrica, così da poter spegnere, in fase di sosta in porto, i motori dedicati all'alimentazione delle attrezzature e degli impianti di bordo, per utilizzare i propulsori elettrici silenziosi e sostenibili. La progettazione degli interventi di elettrificazione delle banchine interessa i porti di Ancona, Pescara, Pesaro, San Benedetto ed Ortona. 

"C'è la necessità di realizzare le opere in tempi rapidi per garantire lo sviluppo degli scali e dei traffici. Indispensabile per il porto di Ancona avere collegamenti stradali, ferroviari e direi anche aeroportuali per un sistema logistico integrato così da sviluppare i traffici. L'Autorità portuale dell'Adriatico centrale rappresenta la porta d'ingresso delle aree industriali del Centro Italia e per questo spero che il prossimo Governo punti a rafforzare i collegamenti dei porti-core ai corridoi europei", ha dichiarato il parlamentare della commissione Trasporti della Camera dei deputati, Edoardo Rixi

Tra i progetti, finanziati per 11 milioni di Euro, c'è il cold ironing affidato di recente a Sogesid, società in house dei ministeri della Transizione ecologica (Mite) e delle Infrastrutture e mobilità sostenibili (Mims). L'azienda accompagnerà nei prossimi cinque anni l'Autorità portuale fornendo supporto tecnico ingegneristico sia nella fase progettuale che realizzativa.

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