Il Tribunale di Genova ha assolto, con poche eccezioni di sorta, l'amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, a capo della multinazionale che opera nel settore delle costruzioni e dell'ingegneria, che era imputato con l'accusa per il reato di turbativa d’asta. Si conclude così il processo per le presunte tangenti per la realizzazione del Terzo valico, il raddoppio ferroviario tra la Liguria e Milano.
Condannati invece ad un anno di reclusione l’ex-direttore del Consorzio collegamenti integrati veloci (Cociv), Ettore Pagani, ad un anno e tre mesi l’imprenditore Giandomenico Monorchio (turbativa d’asta e per corruzione). Con loro sono stati ritenuti colpevoli altri cinque imputati, tra due funzionari di Cociv ed imprenditori: Piersandro Tagliabue (un anno), Massimiliano Tricomi (un anno), Fabrizio Fornasieri (dieci mesi), Giorgio Zanuso (dieci mesi) e Pietro Gandolfo (dieci mesi). Assolti anche Duccio Astaldi, ex-presidente della società Condotte, Andrea Monorchio, ex-ragioniere generale dello Stato e l'ex-direttore ministeriale Ercole Incalza.
La corte, presieduta dal giudice Donatella Aschero, riguardava presunte tangenti nella realizzazione del terzo valico ferroviario. ha riconosciuto solo uno tra gli episodi, contestati dalla procura di Genova, come turbativa d’asta. Sugli altri i giudici si sono espressi sostenendo che "il fatto non sussiste".