Secondo i dati diffusi dal Ced del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), a settembre sono state immatricolate 110.976 autovetture, il +5,4% rispetto allo stesso periodo 2021. Nei primi nove mesi dell’anno la riduzione tendenziale si attesta a -16,3%, ovvero 976.055 contro 1.165.692 unità del 2021, con una perdita di volumi pari a circa 190.000 (-33,5% sul pari periodo gennaio-settembre 2019).
Dal punto di vista dei canali di vendita, a settembre quello dei privati ha registrato una diminuzione del -6,3% raggiungendo una rappresentatività del 59,6% in linea con quella del periodo gennaio-settembre 2022 (59,8%). Crescita lieve per le immatricolazioni delle società (+1,8%), più consistente per il noleggio (+49,3%) - con una buona performance del noleggio a breve termine (+62,3%) - che hanno raggiunto una quota di mercato rispettivamente del 13,5% e 26,9% (uguali le percentuali di quota nei primi nove mesi dell’anno).
Analizzando il mercato dal punto di vista delle alimentazioni, le elettriche e le plug-in vanno ancora a rallentatore con forti cali rispettivamente del -40,2% e -29,1%, e quote di mercato ferme a 4,5% e 4,3% (rappresentatività al 3,7% e 5,5% nell’anno); le ibride (+23,6%), invece, conquistano una share mensile pari a 35,1% (33,2% nel progressivo annuo). Le alimentazioni tradizionali, benzina e diesel, segnano +15,6% e +6,4%, con una quota combinata del 46,7% a settembre e del 47,9% su base annua. Il Gpl (-2,2%) sia nel mese che nel progressivo copre l’8,7% del mercato, mentre il metano conferma il suo crollo (-71,1%), rappresentando lo 0,6% nel mese e lo 0,9% nel cumulato.
Negli ultimi tre giorni di settembre è stato immatricolato il 35,4% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari (incluso l’uso noleggio), secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato circa l’8,2% dei volumi di vendita mensili, in flessione del -7,4% sui volumi dello stesso mese dello scorso anno.