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In Italia ci sono davvero le condizioni per lo sviluppo del fotovoltaico?

Giovanni Toti perplesso sulle lungaggini burocratiche

A che punto è il fotovoltaico in Italia? Secondo i dati raccolti dalla Commissione Ue nel 2021 il 13% dell'energia elettrica della penisola sarebbe stata prodotta da pannelli solari. Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Lazio sono le regioni con più installazioni, mentre in Puglia si genera più potenza. Dal "Rapporto statistico fotovoltaico Gse 2021" risulta inoltre che rispetto al 2020, l'anno passato ha registrato un aumento del 44,8% degli impianti: posizione geografica, caratteristiche del terreno e disponibilità di aree idonee sono alcuni dei fattori da cui dipende la quantità di pannelli.

Nonostante il trend positivo, il presidente della Liguria Giovanni Toti fa un confronto spietato tra la situazione italiana e quella straniera, in particolare belga. Dopo una visita in questo Paese dichiara: "Arrivando nel porto di Anversa un particolare balza subito all'occhio: nello scalo e nelle aree circostanti ci sono centinaia di gigantesche pale eoliche ed enormi spazi ricoperti di pannelli solari. Sono ovunque: all'interno dei terminal, lungo le strade, sulle dighe foranee, anche in mezzo all'estuario del fiume e direttamente in mare".

Il presidente lamenta i tempi lunghi ed i vincoli ambientali che impediscono all'Italia di far sviluppare il fotovoltaico come negli altri Stati. E propone: "Se vogliamo davvero, in tempo ragionevole, aumentare la quantità di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, è necessario un immediato cambiamento a livello normativo: burocrazia zero per chi vuole installare pannelli solari e pale eoliche, riduzione dell'estensione delle ampissime aree vincolate del nostro Paese. Altrimenti, saranno necessari anni ed anni. Basta con le ipocrisie tutte italiane: tutti parlano di rinnovabili, ma se qualcuno prova ad installare una pala eolica partono, immediati, proteste e ricorsi". E riferendosi alla situazione belga, lancia una provocazione: "Di fronte a tutte quelle installazioni, la prima domanda che sorge è: quante di quelle pale e di quei pannelli solari sarebbero state approvate in Italia dai vari enti preposti ed in che tempi?".

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