Tra gennaio ed aprile scorsi lungo la tratta ferroviaria Ivrea-Aosta accadeva un fatto molto strano: le sbarre del passaggio a livello della stazione di Borgofranco non si chiudevano mai quando passavano i treni. Costretti a rallentare, per evitare incidenti, i convogli hanno accumulato circa 181 minuti di ritardo, con tutti gli altri disagi alla mobilità. C'è chi ha gridato all'ennesimo malfunzionamento di Rfi, e chi ha voluto vederci chiaro, la Polfer di Torino, e si è messa ad indagare. Grazie ad una telecamera, si è scoperto che un uomo si intrufolava nella cabina di controllo della stazione e da lì manometteva i comandi.
Rfi ha dichiarato che non si tratta di un suo dipendente, né di un impiegato di una società legata al gruppo. Secondo gli investigatori, sarebbe un quarantenne di Canavese appassionato di elettronica; dopo aver accertato gli accessi indebiti, la sala di controllo è stata bloccata, ma l'uomo non ha smesso di interferire con i lavori: ha danneggiato l'obliteratrice ed un cavo collegato al microfono che invita i passeggeri a non attraversare la linea gialla della banchina quando arrivano i treni. Si tratta solo di fortuna se non ci sono stati incidenti. Questi che all'uomo potevano sembrare semplici dispetti, per la Procura di Ivrea sono veri e propri reati: il quarantenne è ora indagato per attentato alla sicurezza dei trasporti, interruzione di servizio pubblico, violazione di domicilio e danneggiamento.
La vicenda accende i riflettori su un'altra questione rimasta in sospeso tra Borgofranco e Rfi, e cioè la chiusura di ben 64 passaggi a livello lungo la linea Chivasso-Aosta. Fa sapere il sindaco della città, Fausto Francisca: "Rfi ci ha promesso di chiuderli definitivamente e di realizzare due sovrappassi".