I veicoli del marchio cinese Leapmotor (Gruppo Stellantis) saranno vendute in Italia. È quanto prevede un accordo siglato fra la casa automobilistica del Dragone e la casa madre. L'intesa prevede che a partire dal mese di settembre 2024 le auto elettriche saranno vendute in Europa ed in nove Paesi, tra cui l'Italia. A tal fine verrà attivata una rete di concessionari costituita da circa 200 rivenditori che arriveranno a 500 entro il 2026.
"Con Leapmotor valuteremo caso per caso se esportare dalla Cina o usare gli stabilimenti produttivi di Stellantis nelle varie regioni". "Stiamo creando delle 'bolle' in ogni regione e mercato in cui porteremo i veicoli di Leapmotor, faremo poi valutazioni Paese per Paese. La cosa importante è sottolineare che siamo in grado di affrontare ogni tipo di scenario e ci regoleremo in modo flessibile in ogni regione, prendendo decisioni differenti a seconda dei vari Paesi e delle necessità di ciascun mercato", ha spiegato ai giornalisti l'amministratore delegato Carlos Tavares.
Secondo il ministro delle imprese e del Made in Italy (Mimit), Adolfo Urso, ciò conferma che "è necessario che in Italia ci sia almeno un secondo produttore automobilistico" e che Stellantis e Bruxelles attuino "una politica che tenda a tutelare la produzione europea e nazionale". Sindacati in allerta: "Chiediamo che la produzione e l'assemblaggio dei modelli Leapmotor siano realizzati negli stabilimenti Stellantis in Italia e che sia convocato il tavolo alla presidenza del consiglio con Tavares", affermano Fiom-Cgil, Uilm e Fim-Cisl.
Quella di Stellantis è un'iniziativa che mira a fronteggiare la concorrenza cinese sul fronte delle auto elettriche, ma nessuna indicazione viene data dall'amministratore delegato sulla possibilità di produrre auto Leapmotor in Europa. I modelli T03 e C10 saranno lanciati per primi, con almeno un nuovo veicolo all'anno introdotto nei mercati per i prossimi tre anni. Il manager del Gruppo ha solo dichiarato che l'obiettivo è "procedere in modo pragmatico".